Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #6
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
1917 cosa hanno fatto in questi giorni vi dico la verità è stato un vero scandalo un vero maciello che quando vi dico che correva il sangue umano come un fiume non potete immaginare il maciello che è stato in questi giorni quando vi dico che la mia compagnia 247 uomini e dopo un ora erano 15 uomini che era la compagnia più fortunata e potete immaginare cosa è soccesso senza dirvi tutto Da Zona di guerra A Molteno (Como) 5.
6.
1917
Però non meravigliarai della disgrazia perché tutti siamo qua soggetti minutamente alla barbara morte (uccisione) come tante bestie da macello, giornalmente vi è un enorme numero di feriti e morti la medesima granata ne uccise 3 del 159° Fant.
1 del genio e parecchi altri feriti — ieri una sola granta ne ferì 17 della mia compagnia e parecchi gravissimi.
Siamo qua addiacciati nel bosco (di riserva) non c’è più buco da ripararsi — demoralizzati in modo straordinario, che gli ufficiali stessi pazzescano...
non è la morte che demoralizza perché già sappiamo che dobbiamo morire, sono i casi straordinari che s’affacciano — i macelli — le strage — i patimenti e poi i maltrattamenti — la crudeltà che pur troppo è stata pagata cara verso il Colonnello Brigadiere F. Cav.