Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #4
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Da Zona di guerra A Varese 18.
6.
1917 questi vigliacchi d’italiani quando che dei brutti momenti ci illudono col dirci finita l’avanzata ci cambiano fronte per far bene e quando si è fatto bene si trova male con questa brutta gente che stariano bene tutti fucilati, non per me che io sono sempre rimasto indietro ma per i miei compagni che dopo essere stati decimati li hanno di nuovo mandati in linea benché siano rimasti solo due battaglioni in una brigata ed ora sono già arrivati i rinforzi e di cambiar fronte non se ne parla più in questi nuovi arrivati sono tutti della classe del 98, insomma è una cosa da non credere nel vedere questi ragazzi senza istruzione li mandano qui nel posto più critico, che in un momento o l’altro se occorre li mandano sotto il fuoco come tanti innocenti a farli ammazza» re senza avere nessun risultato...
avrò sempre ricordo di questo mese, triste mese che costò migliaia di tante belle giovani vite che si sono sacrificati così serenamente sperando sempre che fosse l’ultima ma ecco che finito questo macello che questi illustri assassini ne preparano subito un altro Da Zona di guerra (Albania) A Lausanne 27.
6.
1917
Vengo con la presente a darvi una cattiva notizia, ma vi premetto che non è colpa mia.