Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #5
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
9. 1917 tutti i giovani li hanno levati da dove mi trovo e mettono i vecchi padri di famiglia.
Ma pazienza, la guerra è diventata un mestiere e non finisce mai piùti scrivo mentre cammino per il carso dove dobbiamo morire per quei vigliacchi di signori che vogliono la guerra.
Se avrò fortuna di far ritorno il primo che mi si affaccia per dir qualche cosa della guerra, sarà la sua morte.
Fanno imparar loro a far l’assassino; con più ne uccidi e più di danno decorazioni Da Zona di guerra A Valguarnera Caropepe (Enna) Cara Madre vi dò notizia della mia ottima salute, cosi spero sentire di voi tutti, 27.
9. 17 Cari Genitore doveti sapere la mia disgrazia in dove mi porta, iò cara Madre naqque à questo Monto disgraziato, mà perché mi aveti fatto cosi infelice;:
mà perché mià vete fatto così disgraziato:...
ma voi potete dire ché cosa ti à caduto::: doveti sapere che giorno 23 - 9 - 17 là mia Testa mià detto di Scappare:... per poter Arrivare a Casa;