Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #3
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Da Zona di guerra A Torino 15.
1. 1917 è vero che a Torino ànno fatto dei movimenti per far finire la guerra e cosi pure a Milano:
questi criminali che sono i soli responsabili di questo macello non sono ancora sazi di sangue, oppure bisogna a loro come a belve sitibonde continuo sanguee voi che siete a casa non lasciatevi illudere dalle chiacchiere del giornale che nelle trincee la vita è molto differente, e certo il pensiero collettivo dei soldati non è certo né la continuazione della guerra né l’idea della vittoria, ma bensì il ritorno alle proprie famiglie e alla fine di tutto ciò Da Zona di guerra A Scafati (Salerno) Zona di guerra 2.
2. 18 Carissima Moglie Ti Rispondo Sulla tua atorata lettera con la quale miai asiqurate che stati tutti bene di Salute e cosi vi posso asiqurare anche dime che mi la passe molto bene di Salute ma però mi trove di male condezione ma non abelite perche io mi la sapute vetere palata a casa non cinpartto mai tu certti midice che è il fatto il fatto e questo come tu gia sai della mia Ferita che mavevino operare e mianno operate si come i boscati cisono sembre e voluto dire una parole contro di me io non o fatto altro di prendo un pezzo di legno e cilodato in desta e questo e il fatto e atesse mi trove in bricione che mi vonno fare il precesse ma sicome se il suo paesane come mia detto che se io cita a questo sargendo una trendine di Lire non mi fa pasare il raporto avandi io ne sono di sposto che si perche sino quando mianno condanato ti levino la paca a te dunque io non ti posso forzare perche so che non cia tanti ma pensi tu perché sino perdo la pacha fai come ti piace che io questa licenza che sono auto questanno è stata una Roina per me ma fai come ti piace te e fai silezio e no dire niette e nesuno sino mi va più male — basto di questo io sono scritto a il nostro patrone di terra per farmi fare una domanda per fare il stomendo e voglio che vai te e mio padre a casa del patrone di terra e vetete che cosa vi dice il patrone ma vetete di farmi venire si sipuo sino fate come vipiace dendro a questa lettera vi metto la brutta copia della lettera del patrone e veti setipiace fatto cosi basto Saluti e tua mamma saluti e mia famiglia saluti e tua sorella Saluti la maestra di nostra figlia e mi dai Milli baci cari e nostra figlia e tu da me ricevi abbraccia e baci del tuo per sembre marito L. Luigi quando vai e quello del patrone vete si può venire pure compar Luigi che lui sapra parlare meglio, me lo saluti caramendo esieme con la famiglia.