Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #10

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

mi tacciano di vile perché sono fuggito la morte, ma disgraziati:

Non è forse più difficile vivere che morire:

Morire quando si è ancora giovani e si anno ancora delle speranze è follia, ed io non sono folle affatto.

Un giorno io mi partii dal mio accampamento coll’intenzione di andare a fare una visita alla Santina, ero senza permesso si capisce:

ebbene non vi arrivai perché fui fermato prima e legato ad’uno albero mani e piedi; perché:

per essermi assentato senza permesso e fattomi casualmente vedere presso una batteria di artiglieria, sai tu cosa pensarono che io andavo visitando le posizioni dei nostri per riferirlo ai tedeschi.

Vili ed abbietti: