Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #15
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Da Theresienstadt (Boemia) A Trinitapoli (Foggia) 5 agosto 1916
Non mi degno più chiamarvi caro padre avendo ricevuto la vostra lettera, oggi dove lessi che fossi morto in guerra, e che ho disonorato voi e tutta la famiglia tutti parlano male di me.
Perché capisco che non sentite più l’amor filiale, non sentite altro che l’amor patrio e pel vostro Re.
Perciò d’ora in poi sarò il vostro più grande nemico, e non più il vostro Domenico.
Vi ringrazio di tutto cuore, ma non mandatemi più nulla.
Ricordatevi che non sono un bambino per lasciarmi trascinare dai compagni, come voi dite.
Addio.