Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #26
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Giuseppe, è da un pezzetto che da casa non ricevo notizie, e vi dico anche che l’ultima è quella del 20.
6dicendomi che o rovinato la famiglia le mie bambine gettandoli nella più grande disperazione, e che quella sarebbe l’ultima che mi avrebbe scritto.
Da voi io desidero la pura verità; chi a scritto quella lettera:
Perche vedete, sebbene in queste condizioni che mi trovo e sapendo che tutto quello che o fatto lo fatto per potere di nuovo abbracciare la mia famiglia che tanto amavo, e poi voi bene lo sapete, e de per questo o Giuseppe che tutto desidero sapere, perché sebbene la lettera sia firmata da bianca, non credo che sia rivata a tale punto, e così attendo una pronta risposta la quale desidero che mi levi dun tale presentimento, salutate la mia famiglia baci alle bambine che tanto desidererei di vederle e Ricevete i più cordiali saluti voi e tutta la vostra famiglia dal vostro per sempre B. Domenico Da Salisburgo (Austria) A Guardea (Terni) 29.
10. 1916
Cara Mammaho ricevuto una lettera della sorella che diceva che io ero disertore Non ci mancherebbe altro dopo aver fatto il mio dovere.
Io sono stato comandato di servizio di pattuglia con il Tenente e sergente, due caporali e 10 soldati, e siamo andati dentro il Castello di Plezzo, e siamo stati circondati dai soldati austriaci, e poi hanno incendiato questo castello con l’artiglieria.