Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #9
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Saluti a tutti in famiglia, saluti hai fratelli.
Sono tuo R. Carlo Da Zsadà ni - Behar Megge (Ungheria) A S. Piero Patti (Messina) II.
2.
1917 cara madre, il 1° Gennajo ho scritto una lettera appena saputa la triste notizia scrivendoci il fatto per come mi hanno fatto prigioniero, e tale lettera, presentarla al sindaco acciocché faccia lui verificare questo gravissimo errore, che è intanto la mia rovina e il dolore di tutta la famiglia.
Mi auguro che una lettera cosi interessante non si sia persa; prego Iddio le sia arrivata.
Cara madre stia sicura e non tenga dubbio sul suo figlio, perché tutto è identico come le ho scritto io, tutta la verità, mi creda pure, sono innocenteno, mamma, non avrei fatto nemmeno per tutto l’oro del mondo una parte da vile in qualsiasi occasione.
Come le ho raccontato, fui preso forzatamente, senza potermi muovere né io, né i miei compagni.