Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #69
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
La disgrazia mi è toccata:
la sera dell’11 Aprile 1916 fummo comandati di pattuglia.
In tutto eravamo sedici uomini.
Il nostro compito era di raggiungere il paese chiamato Plezzo in Valchiesa.
Durante la marcia di esplorazione il nemico se ne accorse dei nostri movimenti, perché ad intervalli seguiva i nostri movimenti di avanzata servendosi del riflettore e facendo contemporaneamente su di noi scariche di fucileria che ci obbligarono più volte a sostare.
Giunti sopra il paese abbiamo trovato alcuni fili di mine che traversavano la strada;
ad uno ad uno li abbiamo soprapassati senza far esplodere le mine.