Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #18
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Prima che io mi ridugi all’ultimo punto, tenterò la fuga per l’Italia, ruberò e se accade ammazzerò, finché finisco coll’essere ucciso.
Non so spiegarmi come mai a quest’ora non ricevo nessun paccoFate pure, o nobili Signori, siamo lontani e appunto, non ci possiamo intendere bene.
Solo credi ad una vittima morta di fame, che se io son prigioniero ho fatto sempre il mio dovere e se supponevo il mio sofrire ci lasciavo la pelle su i monti dagl’Italiani occupati.
La guerra ancora andrà per le lunghe, ed il governo austriaco ha diminuito la razione del pane, cioè nei primi tempi se ne aveva un quarto ed oggi un ottavo di pagnotta E tu Sig.
Papà sei ancora del parere di seguitare la guerra:
Non hai fatto il prestito per andare a visitare Trieste e Trento:
Dove ti è andata a finire la tua famosa idea che coll’entrata dell’Italia in guerra in tre mesi tutto fosse finito: