Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #48
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Oramai non mi interesso più di niente Quando mi arrivano i pacchi mi sfamo per due o tre giorni.
Cari genitori in certi momenti mi trovo così triste ed addolorato che più di una volta ho maledetto anche quando sono nato e fino voi, cari genitori, che non avete nessuna colpa Da Sigmundsherberg (Austria) A Genova 13 Aprile 1918 Fausta cara.
Ho risposto al tuo telegramma — spero sarai contenta e felice — fu doloroso il mio passo, ma necessario e non esiterei a ripeterlo qualora dovessi ritrovarmi come quest’inverno.
Papà mi scrive che non può mandarmi che un pacco viveri mensilmente, causa (dice lui) la limitazione, mentre constato amaramente miei camerati di Firenze ricevere i viveri settimanalmente — di pane due abbonamenti.
Unico scampo è la vanga che procura l’indispensabile per il sostentamento.
Da parte tua non esigo nulla, se credi fammi l’abbonamento pane a Torino e mandami 2 pacchi viveri mensili come prima.
Sarebbe il necessario indispensabile.