Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #100
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
ma prima di morire di fame vendo tutto; è brutto doversi spogliare per mangiare a 41 anni Da Piacenza A Losanna (Svizzera) 3.
7.
1918
Mi domandi come me la passavo in Austria, non posso descrivertelo.
Se dovessi parlarti dei cattivi trattamenti del mangiare consistente in cavoli sotto aceto, arringhe mattina e sera, pane di frumentone col quale è macinato anche il tutolo.
Si aveva anche erba secca cotta in Giugno e Luglio insalata cotta nell’acqua condita con aceto.
Per piccole mancanze poi, c’è il nerbo e la frusta, e se non possono avere colui che deve essere castigato, c’è il fucile sparano adosso e amen.