Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #113
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Troppo poco per tirare innanzi, mentre altri, in pochi mesi, hanno ammucchiato molto più un quintale tra pasta, riso, condimenti, e mille altri cibi, oltre il pane.
Certo il nostro Governo avrebbe dovuto intervenire con buoni mezzi ma ormai sappiano tutti che solo accarezzano quando non possono fare a meno e han bisogno della pelle altrui.
E se quì siamo in tanti, lo dobbiamo a certe capre:...
Credo però che si sbagliano e lo sapranno al veder rimpatriare (molti purtroppo non arriveranno a quel giorno) dei sovversivi e prossimi emigranti Da Francoforte sull’Oder (Brandeburgo) A Tortorici (Messina) 26.
8.
1918 Mi trovo imprigionato nelle carceri di Spandau West.
senza alcuna mancanza.