Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #123
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Come il Sig.
Generale ci ha spiegato, il motivo che i 4 tedeschi hanno dato è questo:
Un Serg.
maggiore, un Sergente, un Caporale ed un soldato lavoravano in una miniera di lignite a Castel Trebbia, e lavoravano anche delle ore in più, con promessa del Governo italiano che queste ore venivano pagate.
Come loro dicono, non furono soddisfatti del soldo per le ore in più di lavoro, e ordinato loro di riprendere il lavoro, si rifiutarono, e per questo l’Italia li ha condannati a cinque anni di reclusione Da Brienz (Svizzera) A Torremaggiore (Foggia) 30.
8. 1918 Ho conosciuto Suo fratello l’anno scorso, al fine di dicembre.
I prigionieri italiani furono prima isolati dai altri durante circa un mese, poi essi furono collocati nella stessa compagnia degli Inglesi.