Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #206
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
1°) non si otterrà mai che la Germania dia da mangiare ai prigionieri poiché i tedeschi stessi crepano di fame.
2°) le autorità quando non favoriscono il furto, chiuderanno sempre gli occhi sulla disparizione dei pacchi postali individuali.
Il padre di questo giovane potrebbe forse, invece di mandare direttamente dei viveri, fare le spedizioni dalla Croce Rossa Internazionale di Berna o di Ginevra.
C’è qualche ragione di credere che i tedeschi rispettano più le spedizioni della Croce Rossa, ma sopratutto bisogna creare un movimento d’opinione per indurre il Governo a intervenire direttamente.
E un modo più economico e più sicuro.
Ho visto funzionare questo sistema nei campi dei francesi e inglesi ed ho constatato i buoni risultati.
Perfino il Governo russo di Kerenski ha fatto mandare delle biscotte ai nazionali e Dio sa se ne avevano bisogno: