Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #10
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ebbene io debole non mi davo forsa di scagliarsi contro il nemicho che stava in attesa di un grande assalto, io fanciullo troppo debole non conoscendo il grande pericolo mi venne il pensiero di scavalcare la frontiera e farmi prigioniero.
Ma echo mentre scavalcai il monte fui perseguitato da persone vile i quali dopo daver praticato tutto mi fu dato la tremenda sentenza della fucilazione alla schiena dunque questa gente incosciente in chuesto mondo esiste.
Lina prima di andare sotto ai Carnefici mi anno dato 20 minuti di scrivere per ammunicando ai miei Cari la tremenda sciagura sopra di me piantata.
Mia Cara, si maledisca il nostro destino crudele che sensa fondo e sensa confino nero esterno e nesurabile a voluto essere oroso preparandomi a un abisso spaventoso, a mé ne imposta siano pur maledetti quei Carnefici che così vilgenti e ingiustamente uccidono una Creatura buona e innocente.
Mia Cara in mezzo ha chuesto trovo forza di dire con imprecare o Cara;
Non avrei pace, se Dio con lui mi vuole è perché mi vuol bene e che mi ama e non vuol che le mie sofferenze siano delugate, rasegnati alla mia brutta sorte, consola i miei cari genitori e prega per lanima del tuo Dino, se un altro Ideale per te è preparato vogliale bene al pare del mio ma ricordami sempre nelle tue preghiere.
Volio da te Cuesto favore chredo non me lo negherai, se si trova a Casa ancora il mio compagno B.