Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #200
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Tutti questi vigliacchi che a migliaia hanno ceduto le armi per un vile senso di sabotaggio contro la guerra, per uno spirito d’anarchia, come vorrei farli assistere alle conseguenze atroci della loro viltà e farli morire lentamente di una morte atroce.
Pensare più di 300 000 prigionieri, 2500 cannoni, 2-3000 camions, aeroplani depositi di munizioni e viveri, città nostre e tutto il faticosamente conquistato con tanto sangue e sacrificio.
E tremendo, ed al pensarci farebbe piangere di rabbia e di dolore.
Papà con la sua del 5 corrente m’informa che è scomparso [... ] col tutto il suo gregge purtroppo sapevo già ciò, l’89° e il 90° sono stati presi interamente, il generale comandante la brigata è stato preso in auto sulla strada fra Idersco e Lunco mentre andava ad ispezionare i due reggimenti in riposo:::
È il colmo:::
Ma d’altronde non c’è da stupirsi.
Noi italiani siamo intelligentissimi, abbiamo i capitani di vent’anni e chissà che non venga il giorno in cui basti ad un lattante di essere svezzato per affidargli 250 000 uomini::::