Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #262
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Tali condizioni di vita, poste a confronto con quelle dei prigionieri Francesi, Russi, Inglesi e Belgi, i quali dai governi dei loro paesi ricevono abbondante nutrimento e vestiario, costituiscono uno stridente contrasto, che io prego l’E. V., a nome di tutti gli ufficiali di questo campo, di voler eliminare con solleciti provvedimenti, ad evitare che la tensione degli animi, cagionata dalle sofferenze, possa in qualche modo offendere il decoro del nostro paese.
E con questa speranza che io mi rivolgo all’E. V. rappresentante dell’Italia, affinché, mediante un benevolo interessamento, giungano presto dalla madre patria agli ufficiali prigionieri, quel conforto e quell’aiuto che ogni madre non nega ai suoi figli.
Schwarmstedt (Hannover), 30 dicembre 1917.
Devotissimo Capitano Gaetano Tassinari 231° Regg.
Fant.
Da Zona di guerra A Roma 31 Dicembre 1917
Con gran piacere ho letto la tua lettera che mi annunciava la tua guarigione e che tu sei ancora e sempre al tuo posto di combattimento per la causa nostra.