Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #22

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine TotL, 195
N Pagine Pref50
N Pagine Txt195
Parti Gold9-51
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Dal cielo la madre ha assistito il figlio a lei tanto affezionato e di lassù l’ha protetto nel pericoloso cammino.

L’ho proposto per una ricompensa al valore, ed oggi stesso il colonnello mi ha detto che glie l’ha concessa con vero piacere.... e questa sera sarà messo sull’ordine del giorno.

Il fatto si è svolto mentre ci trovavamo in trincea esposti al perenne tiro di artiglieria e mitragliatrici, e dovevamo star fermi come statue, senza prendere cibo perchè ci rifornivamo a notte alta.

Il valente bersagliere che ha saputo essere figlio affezionato e riconoscente, e che saprà certo essere in combattimento un eroico soldato si chiama Giunchi ed è romagnolo.

21 settembre 1915.

SOTTO TEN. di FANT. RAG. MARTINO AZZARELLO.

Nato a Girgenti il 2 marzo 1892.