Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #24
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | L, 195 |
N Pagine Pref | 50 |
N Pagine Txt | 195 |
Parti Gold | 9-51 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Il fatto si è svolto mentre ci trovavamo in trincea esposti al perenne tiro di artiglieria e mitragliatrici, e dovevamo star fermi come statue, senza prendere cibo perchè ci rifornivamo a notte alta.
Il valente bersagliere che ha saputo essere figlio affezionato e riconoscente, e che saprà certo essere in combattimento un eroico soldato si chiama Giunchi ed è romagnolo.
21 settembre 1915.
SOTTO TEN. di FANT. RAG. MARTINO AZZARELLO.
Nato a Girgenti il 2 marzo 1892.
Caduto a Conca di Plezzo il 18 novembre 1915.
Ufficiale di carriera.