Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #49

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine TotL, 195
N Pagine Pref50
N Pagine Txt195
Parti Gold9-51
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ama la libertà, ma non eccedere;

ogni libertà deve avere un limite nella libertà altrui:

diffida di chi, in nome di essa, spregia la disciplina sociale, quella dello spirito ed anche quella del corpo.

Difficilmente, se io cado, potrò dormire accanto ai miei cari a Varenna.

Ma là verrà inciso il mio nome;

e quando in qualche giornata chiara e folgorante, o in un mesto e roseo tramonto del lago, ti recherai a portare un fiore a quei morti, comprendimi nel tuo pensiero, sentimi là vicino, ed allontanati da quel luogo sacro più sereno e più forte di prima.

Mio Giulietto, figlio mio, tieni queste poche righe come una guida di chi nella vita ha provato e sa dolore, sforzo, lotta, ma che morendo è tranquillo, poichè ha sempre compiuto il proprio dovere.