Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #120
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | L, 195 |
N Pagine Pref | 50 |
N Pagine Txt | 195 |
Parti Gold | 9-51 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Grazie di tutto cuore, mio buon babbo, di queste tue espressioni così nobili e fiere:
s’imprimeranno nell’animo mio e, con esse sul labbro, volerò verso la tanto agognata mèta.
Per la mia Patria che mi ha ospitato, per il mio Re che mi comanda, per la famiglia, e infine per i miei fratelli oppressi dalla tirannide austriaca, io sono pronto qui, a pochi passi dai reticolati nemici, col fucile alla mano, pronto ad assolvere il mio compito nel modo più glorioso.
Voglia la Provvidenza aiutarmi sempre, e, nell’ora dello sforzo supremo, farmi dimentico di ogni pericolo, per poter affrontare a fronte alta qualsiasi situazione.
Questa è l’unica mia ardente preghiera, dopo quella che ogni sera ed ogni mattina rivolgo per la famiglia lontana;
speriamo che sia ascoltata e che mi sia riservata la grande gioia di riabbracciarvi, dopo aver compiuto tutto il mio dovere.
Addio, babbo carissimo;