Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #5

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine TotL, 195
N Pagine Pref50
N Pagine Txt195
Parti Gold9-51
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Morto in prigionia all’ospedale di Salzburg il 6 gennaio 1918 in seguito alle ferite riportate al Col della Berretta nel dicembre del 1917.

Ritratto morale del fratello.

23 ottobre 1917.

.... Pinotto è un maestro straordinario nelle infinite necessità che l’inverno crea:

ha ognun trovato il suo modo di provvedere, e la truppa che si vede curata nei più piccoli particolari, e sente che la giustizia è messa a base di ogni più piccolo atto, sopporta con fermezza il regime duro, energico che Pinotto le impone.

La compagnia, molto nota per l’indisciplina che vi regnava e la disorganizzazione completa in cui era caduta, fila ora divinamente.

Pronto a reprimere come a tributare una lode, esigente fino al sacrificio, perchè sa di poter pretendere in quanto lui per il primo si sacrifica, è largo nei compensi.