Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #16
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | L, 195 |
N Pagine Pref | 50 |
N Pagine Txt | 195 |
Parti Gold | 9-51 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Sta bene con questi soldati, quasi tutti di classi giovani e non giovanissime, quasi tutti alti, biondi, belli, dagli occhi azzurri;
soldati che da quasi un anno stanno ininterrottamente su queste posizioni e nella crescente ruvidità delle loro membra hanno assimilato tutta la purezza degli orizzonti che hanno avuto davanti per tanto tempo:
soldati saldi, tenaci, bravi, con i quali si può ancora sfidare qualunque cosa, se tenuti, come sono tenuti, con mano energica guidata da cuore paterno.
A Pinotto vogliono molto bene;
già ne sarei stato convinto fermamente se non li avessi potuti provare nell’ultima circostanza del ritorno improvviso di Pinotto:
ne sono stati felici, tutti.
E pensate cosa devono aver pensato di lui quando hanno saputo che rifiutava un posto sicuro e tranquillo per ritornare in mezzo a loro, per affrontare con loro un’altra campagna invernale....