Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #40
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | L, 195 |
N Pagine Pref | 50 |
N Pagine Txt | 195 |
Parti Gold | 9-51 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
chiedere al suo tenente di portarlo con sè non osava:
gli pareva fosse troppo grande pretesa.
Ricorse così ad uno stratagemma che fa sorridere ma commove nello stesso tempo.
Accovacciato in terra, vicino a Pinotto che si preparava il sacco e la cassetta, col muso del cane tra le mani, discorreva con la povera bestia e, tra una carezza e l’altra, diceva:
«povera bestia, vedi, il tuo padrone ora se ne va, e ci lascia soli, e non si ricorderà più di noi:
andresti volentieri tu con lui:
io sì: