Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #16
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | L, 195 |
N Pagine Pref | 50 |
N Pagine Txt | 195 |
Parti Gold | 9-51 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
ma perchè ci parlino al cuore, così come parlavano ad essi che le vagheggiarono queste figlie della loro fantasia, del loro sogno, in questa luce serena e pacata, che dà al marmo una morbidezza quasi immateriale, che fascia d’un velo sottile d’incantesimo questi portenti divini dell’arte.
Tu potresti ammirare, e analizzare, e sentire, fino in fondo:
io ad un certo punto mi metto a piangere.
Sempre, sempre, era venuto lui con me (il fratello Raffaello caduto eroicamente a Sagrado nel ’15);
e lo avevo condotto, lo avevo guidato a Perugia, ad Assisi, a Pompei, a Napoli, a Genova, in Riviera;
e quando non avevo potuto accompagnarlo, gli avevo fatto io i piani delle gite;
e gli avevo io illustrato quel che sarebbe andato a vedere: