Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #16

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine TotL, 195
N Pagine Pref50
N Pagine Txt195
Parti Gold9-51
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Allora io facevo belle capannucce, dove mi assettavo contento e sarei rimasto felice tutte le mie giornate.

Anche qua in guerra, faccio delle capannucce:

ma come diverse:

Queste debbono servire a me ed ai miei cari soldati per reale riparo dalle pallottole del nemico, dall’acqua, dal sole, dal vento:

in queste a forza mi debbo chiudere e rimanere intanato e accovacciato lunghe ore necessariamente come un animaletto selvatico che nella terra ha tutto il suo bene: la casa, il letto, la tavola, tutto:

Perchè noi ora viviamo veramente sotterra, non potendo alzare le tende, che sarebbero troppo visibili bersagli e fragili difese dalle intemperie.... nemiche.

(Tra Plava e Globna (25 maggio - 20 ottobre 1915).