Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #229
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
---|---|
Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ore 9 antim.
Scrivo seduto presso la pentola grande, nella cucina.
Ho potuto fin qui mantenere con Garbellotto il mio ufficio di ufficiale di cucina, non ostante qualche tempesta che la fame di quando in quando suscita nella moltitudine.
Cola e Bruno sono sempre all’ufficio matricola e Bruno mantiene sempre la sua preponderante influenza sui tedeschi. —
Perciò questa quindicina prima di febbraio è caratterizzata per me da alcuni fatti materiali e spirituali, che riassumerò brevemente;
passerò poi alla descrizione di alcuni particolari. —
Naturalmente tutto ciò che qui si scrive riguarda il chiuso mondo di noi sciagurati, chiusi qui mentre all’esterno si compiono formidabili azioni; delle quali a noi giunge l’eco lontana, fatta scialba a traverso la nostra amarezza e la nostra sofferenza continua.