Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #273

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Due pacchi di pane, fra cui quello della Croce Rossa, erano manomessi e depredati: gli altri no.

Adesso è un bel po’che dall’Italia non ricevo più nulla. —

Non so che pensare. —

Serbo ancora i viveri speditimi da Milano e dalla Svizzera, in previsione di un mio allontanamento dalla cucina che mi ripiombi nella mia primitiva miseria. —

3.°) Svantaggi della mia posizione di ufficiale di cucina.

Sono esposto alle maldicenze dei colleghi aguzzati dalla fame e dalla loro proterva ignoranza;

i più sono una vile plebe, indegna del grado che riveste;