Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #290
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Già pensai più volte di dare le dimissioni, a ogni scenata che ci fecero, sulla porta della cucina, gridando:
«Camorra:
Camorra:»
Ma poi la coscienza pura, gli incoraggiamenti di Bruno, di Cola, del Colonnello; il pensiero che nella vita, per avere, bisogna combattere; che io sono sempre stato anche troppo remissivo fin qui; il pensiero dei grandi vantaggi che si contrappongono alli svantaggi nella posizione di ufficiale di cucina, mi hanno indotto a tener duro.
Mi valse più l’energia del Colonnello che la mia: più l’incoraggiamento altrui che il mio egoismo. —
Altri svantaggi della mia posizione sono il: sonno scarso, il lavoro; e l’esser sempre in mezzo alle pentole che per un poeta-filosofo-soldato-matematico è una orribile cosa.
Ma pazienza: