Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #314
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Le notizie politiche sono ben tristi;
io, che la primavera scorsa, mi tormentavo a Torino per le cose di Russia che dovrei fare ora:
Si annuncia, oltre la pace firmata con l’Ucraina, e la pace virtualmente conchiusa con la Russia (ciò che ha permesso ai tedeschi di sgomberare il fronte orientale e che probabilmente permetterà loro di rifornirsi di grano) si annuncia l’imminente offensiva contro la Francia.
Sarebbe il colpo supremo, il tentativo ultimo della Germania di imporre la pace al nemico e di sopraffarlo con le armi.
Qui parlano di un concentramento di otto milioni di uomini sul fronte francese; di attacchi con gas asfissianti, ecc. —
Intanto l’Austria riprenderebbe l’offensiva contro l’Italia.
Queste notizie, in parte esagerate, mi rendono inquieto.