Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #22
Autore | Jahier, Piero |
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Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
E che potenza e che varietà di creazione i dialetti di questo popolo ramingo che ha un piede sui ghiacci dell’Alpi e uno sulle lave dei vulcani:
Unità della lingua vuol dir questa contribuzione.
La bella giornata che mi hanno parlato.
Finora mi studiavano taciturni, nello sforzo di capire, accucciati sul pagliericcio mencio della bassa camerata bruna.
Parlavo io, tra crosci di pioggia e rigide folate, verso le macchie bianche che sono i visi.
A una schiarita, sortivamo dalla tetra caserma, ma per entrare nella tetra stagione.
Nei ranghi fangosi dove non son più che uomini alti e uomini bassi, uomini che si coprono prima e uomini che si coprono dopo.