Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #26
Autore | Jahier, Piero |
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Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Parlavo io, tra crosci di pioggia e rigide folate, verso le macchie bianche che sono i visi.
A una schiarita, sortivamo dalla tetra caserma, ma per entrare nella tetra stagione.
Nei ranghi fangosi dove non son più che uomini alti e uomini bassi, uomini che si coprono prima e uomini che si coprono dopo.
Stamani invece siam sortiti dalla tetra caserma e dalla tetra stagione.
Abbiam camminato i mosaici puliti della massicciata in pendio, che serviva a manovrare, e non ci siamo fermati:
ho indicato la strada, ho serbato la sorpresa.
Poi abbiamo imboccato la mulattiera tra gli specchi delle rupi bagnate, ma non ci siamo fermati: