Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #228
Autore | Jahier, Piero |
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Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
C' è speranza di riuscire.
Il suo tenente non ha riso quando l' ha guardato;
anzi ha detto che un soldato non conta per quel che l’han fatto i suoi parenti, ma per quello che sa diventare.
È un tenente «che conosce»:
«manovale - ha detto - è come la donna di casa che anche se fa tutto non è riconosciuta, ma poi - quando si è soldati - e oggi manca il bottone, e domani il fondo della mutanda è partito:
ah: - si dice - ghe voleva la femmena quà via» -
C’è speranza.