Voci della Grande Guerra

Nome proprio Da Paderborn Renania sett. - Vestfalia

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

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1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
126Poi Casati , parlandomi il giorno prima di questi luoghi che era venuto a «riconoscere», mi aveva detto che erano amenissimi, e che specialmente le posizioni che il nostro battaglione dovrà conquistare, avevano come l’aspetto dolce di un grembo di donna, dove non sarebbe triste neanche il morire.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
127Moriremo:
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
128Mentre me ne stavo così assorto in quella muta contemplazione, in quei pensieri cari a un tempo e malinconici, un capoposto era venuto a fare il cambio delle vedette, e d’improvviso mi trovai accanto un uomo che tremava tanto da reggere a malapena il fucile che aveva tra le mani.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
129Scrutai al lume di luna il suo viso pallidissimo e vidi che era quello di un fanciullo:
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
130riconobbi il mio soldatino di Plava .
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
131Il caporal maggiore che l’aveva comandato a quel posto mi spiegò che era uno di quelli del ’98, nuovo alla vita di guerra:
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
132montava di vedetta per la prima volta.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
133Si chiamava Pietracadella ed era calabrese.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
134Domandai allora al povero figliolo perchè tremasse e battesse i denti a quel modo.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
135Cominciò col dirmi ch’era pel freddo;
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
136ma, subito poi confessò che aveva paura.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
137Lo rimproverai un poco, schernendolo per tanta pusillanimità che bisognava vincere in tutti i modi, al più presto.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
138Ma quella franchezza, quel terrore ridicolo, quella gioventù, mi empirono il cuore di tenerezza.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
139La guerra mi mostrò ancora il suo volto tragico, e non potendo, come avrei voluto, abbracciare e rimettere a dormire nella sua buca di terra quel fanciullo, rimasi accanto a lui a rincorarlo e consolarlo, a spiegargli il nessun pericolo di quel suo primo servizio, per tutta l’ora del suo turno.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
140Nell’andarmene, dissi al capoposto di fare in modo che nelle sere successive Pietracadella fosse comandato di vedetta più presto affinchè si abituasse a poco a poco a non temere la tetraggine delle ore estreme della notte.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
141Verso le due del mattino, l’amico Casati , facendo un giro di visita alla linea, venne a trovarmi al mio posto e parlammo con meraviglia degli anni passati, delle nostre passioni letterarie, dei più bei segreti della vita e dell’arte.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
142Alla luce del giorno, tutto ciò che in quella prima notte mi era parso lugubre e sinistro, mi si rivelò invece estremamente semplice e familiare.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
143Dove prima avevo visto precipizi bui e masse minaccevoli, scoprivo adesso piagge erbose, boschetti freschi di nocciuoli, di castagni, di betulle; rocce chiare, sentieri azzurrati d’ombre fini e mobili.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
144La nostra trincea, un fosso profondo che monta e scende parallelo al torrente in fondo alla valle, ne capii subito tutta la logica, come delle tane di volpe scavate nella terra gialla della sua parete verso il monte, dove il fante può passare le sue ore al sicuro dalla pioggia, dal sole, e dalle schioppettate, finchè al nemico di fronte non piaccia ricorrere ai mezzi brutali di qualche serio bombardamento — chè allora la cosa si farebbe un po’brutta.
1919, Soffici, pp. 7-28
Soffici, Ardengo
1919
Kobilek: giornale di battaglia
14512 agosto, sera.