Voci della Grande Guerra

Nome proprio Da Paderborn Renania sett. - Vestfalia

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

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1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
70Vi guardo, e mi sembrate più belli.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
71I vostri volti sono così fermi che paiono riscolpiti dalla volontà secondo le più pure impronte della nostra razza.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
72Sembrate rinascere dal repentino amore, sembrate ridiventare fratelli nell’amore immortale.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
73Nessuno di voi, certo, sapeva di tanto amare questa Gran Madre.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
74Ma chi di noi primo saprà per lei morire:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
75C’è tra noi qualcuno già segnato, già eletto:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
76Foss’io colui:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
77Non mi mentisca il presagio, non m’inganni il presentimento.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
78Vi sovviene, compagni, d’un antico mio sogno:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
79Venivano per le vie de’vènti come uno stuolo d’aquile senza nido, le nove Sorelle, «lacere i pepli, sconvolte le chiome, odorate di sangue e d’incendio, ebre di risa e di pianti, tumultuose di forze atroci e d’amori ineffabili, piene i polsi di ritmi discordi».
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
80E su la cima di un’alpe, che non era Libetro né Parnasso Elicona , si posarono ansanti;
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
81ma non cantarono, non intonarono l’inno.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
82Vi sovviene di quale sostanza, rimanendo elle in silenzio, creassero per l’uomo «una Voce più bella del Coro castalio »:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
83Aquile senza nido, ripresero il volo, balzarono a sommo del cielo;
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
84senza traccia disparvero «inclinate il fianco sul vento».
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
85Nessuno vide se risero o piansero.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
86Allora la decima Musa, la nomata Energèia, apparì, discese dal monte in mezzo agli uomini.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
87Questa è dessa, o compagni, la sola, a noi manifesta, fra noi presente.
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
88Sentite il suo nume:
1915, D'Annunzio, pp. 117-126
D’Annunzio, Gabriele
1915
Per la più grande Italia: orazioni e messaggi
89Non ama le misurate parole ma il sangue abondante.