Nome proprio Da Paderborn Renania sett. - Vestfalia
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: Da Paderborn Renania sett. - Vestfalia – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 310 | che ci eravamo impegnati a far guerra a tutti i nemici degli alleati, mentre solo dopo un anno e mezzo dichiarammo la guerra alla Germania . | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 311 | Domanda se siamo malvisti dagli alleati per slealtà della diplomazia o per mancata propaganda fra i popoli sulla nostra alleanza. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 312 | Non sa spiegarsi come il generale Cadorna sia stato mandato a rappresentare il nostro paese in seno al Consiglio supremo militare degli alleati, mentre logicamente, stando alle deficienze ammesse e rivelate nel suo discorso dal ministro della Guerra, generale Alfieri , avrebbe dovuto essere messo per lo meno sotto stato di accusa. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 313 | Dice che non può contentarsi che il generale Cadorna resti a quel posto, quando egli è responsabile di quel telegramma che diffama il nostro esercito in faccia al mondo, dopo averlo disorganizzato. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 314 | Il siluramento di 240 generali e di 400 colonnelli, e coi motivi che si sanno, ha portato la demoralizzazione nell’esercito. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 315 | Egli doveva andare al fronte per farsi ammazzare e non a Parigi . | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 316 | Ringrazia l’onorevole Fradeletto , di avere impedito che a tale uomo il 4 ottobre si donasse la spada gloriosa di Garibaldi. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 317 | GRABAU . | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 318 | Si riferisce alle comunicazioni del ministro della Guerra e vorrebbe conoscere perché non si sono usati tutti i mezzi e le forze disponibili contro il nemico. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 319 | Per quanto riguarda la propaganda disfattista, alla quale ha accennato lo stesso ministro, vuole delle assicurazioni perché non si lascino agli archivi le denuncie contro costoro, firmate anche da persone rispettabili. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 320 | Ed in ordine agli imboscati aspetta di vedere, che il ministro mantenga le sue promesse, pur rendendo chiara la situazione di coloro che anche nelle fabbriche compiono un dovere patriottico, approntando le armi ai combattenti. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 321 | Ritiene che anche gli ufficiali effettivi abbiano pagato il loro contributo alla patria largamente, specialmente in principio della guerra; | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 322 | ed è necessario sfatare la leggenda del loro imboscamento, che serve anche alla propaganda di quelli che son contrari alla guerra. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 323 | Parla della circolare n. 8. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 324 | Deplora l’assenza quasi assoluta dei comandi sulla fronte trentina, che mal si ritiene da noi come insormontabile, e sulla quale si ebbe il grave danno dello scorso anno. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 325 | Critica la insufficiente difesa della linea di Caporetto , mancante di seconde linee e di quanto altro poteva servire a riparare l’iniziale disastro. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 326 | Ricorda gli inconvenienti, già accennati dallo stesso ministro della Guerra, delle intempestive rotture dei ponti e di tanti altri disguidi dolorosi avvenuti nella ritirata e che resero più gravi le conseguenze del disastro. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 327 | In tutto questo ci sono delle responsabilità, che bisogna accertare e punire; | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 328 | come ci sono delle responsabilità non meno gravi nell’avere incoscientemente ammassati tanti materiali, impianti stabili e provviste di ogni genere nelle linee troppo vicine al nemico. | |
1917, Camera comitato segreto, pp. 107-125 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 329 | Deplora l’assolutismo del Comando supremo che non teneva mai consigli di guerra, che non ammetteva alcuna discussione sui suoi ordini e che pertanto cambiava inopinatamente i varii comandanti di ogni grado, sol perché si permettevano fare osservazioni o sollevare dubbi sulla esecutorietà degli ordini del Comando supremo. |