Voci della Grande Guerra

Nome proprio Italia

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: Italia  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
13stato detto molte volte, ed era verissimo, che tra l’ Italia e l’ Austria non vi era altra politica possibile che l’alleanza o la guerra.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
16Per questo — ad onta di molti errori e di molti inconvenienti, e della maniera spesso balorda e talvolta anche pusillanime con cui è stata praticata dai nostri governatori — la Triplice ha giovato all’ Italia .
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
29Non poteva, senza mostruosa assurdità, perpetuarsi, quando al lungo periodo di consolidamento e di preparazione della Germania e dell’ Italia (le due sole nazioni dinamiche che siano ancora in Europa ) succedeva nel mondo il nuovo periodo violentemente rivoluzionario e guerresco che si è iniziato nel 1914 e nessuno sa quando potrà essere conchiuso.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
30Non poteva, appunto perchè l’ Italia e la Germania si trovavano in una fase parallela della loro storia, differente da quella di tutte le altre nazioni europee.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
31L’ Italia e la Germania , l’una e l’altra di formazione nazionale e politica assai recente di fronte a quella secolare delle altre grandi potenze, sono l’una e l’altra nella fase ascendente delle loro energie materiali e morali, e non hanno né l’una nè l’altra una posizione nel mondo adegnata alla loro nuova forza ed al loro irresistibile accrescimento, e debbono l’una e l’altra conquistarsela.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
35L’alleanza diveniva dunque in questa nuova fase una violenta costrizione contro natura, di cui certamente la meno formidabile delle due nazioni, l’ Italia , avrebbe scontato con il suo avvenire la mostruosità.
1917, Salvemini, in Prezzolini, pp. 371-372
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
8se la Galizia occidentale si unisse alla Polonia, e la Galizia orientale alla Rutenia ; e la parte rumena della Bucovina e la Transilvania alla Romania ; e i paesi sloveni e serbo-croati alla Serbia , e i territori italiani all’ Italia ; l’impero degli Absburgo si troverebbe ridotto ai paesi magiari e ai paesi tedeschi dell’ Austria .
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
2Come ha l’ Italia inteso il sublime insegnamento del Conte di Cavour e come assolto il grande còmpito ch’egli le assegnava:
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
4A far l’ Italia sarebbero stati tre grandi S, e cioè Solferino , Sadown , Sedan .
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
7Non scriveva forse il Renan , con la più candida aria di fare semplicemente un rilievo scientifico, che la formazione della nazione italiana presentava questa singolare differenza da quella di ogni altra, ch’essa era avvenuta grazie non alle vittorie dell’ Italia ma alle sue sconfitte:
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
15se consideriamo che Roma l’abbiamo avuta con un sacrificio di vite minore di quanto non importi l’avanzata di pochi metri su quel dannatissimo Carso ; se pensiamo, insomma, alle cinque o sei migliaia di uomini al massimo, che dal 1815 al 1870, tra cospirazioni e battaglie, battaglie di truppe regolari o di irregolari, caddero per la indipendenza e l’unità della patria (nella sola giornata di Gravelotte un buon terzo più di Tedeschi lasciò la vita), noi dobbiamo pure convenire che l’indipendenza e l’unità della patria le abbiamo avute troppo più per favore di fortuna (lo stellone d’ Italia :) che non per solo, che non per vero merito nostro.
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
28La forza indomita di quei nostri giovani d’ogni classe sociale e d’ogni regione d’ Italia , che da un anno contrastano virilmente al nemico secolare, dall’ Alpi all’ Adriatico , l’innaturale, l’ingiusto, l’ingidiosgo — ma che dico insidioso:
1916, Ruffini, in Prezzolini, pp. 377-379
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
32L’ Italia , che il Conte di Cavour aveva sognata, che aveva voluta, che aveva vaticinata sul suo letto di morte, quell’ Italia nasce solamente ora.
1915, soldato, in Procacci, pp. 402-403

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
25Questa è la civiltà che è venuta in Italia .
1916, soldato, in Procacci, p. 404

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
5Ora senta la civiltà della nostra bella Italia gli dirò che noi siamo trattati come cani, ed in servizio siamo in tutte lore.
1916, soldato, in Procacci, p. 404

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
6Quando ripenzo mi si spezza il quore, trovandomi nei pianti e nei dolori, gli dirò che fra gli morti, cioè i nostri frattelli, passeggiamo come passeggiare sopra gli sassi in un fiume, questa è la civiltà che a la nostra Italia .
1916, soldato, in Procacci, pp. 405

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
14Quei villiuchi che Comanda lesercito Italiano, una volta si diceva dei briganti ora si vede gli Assasini — le barbarie che fanno questi sono barbarie villiuchhi chi Comanda lesercito Italiano, Se posso A venire in licensa una volta dopo 15 mesi di guerra e poi in Italia non mi vedranno mai più.
1916, soldato, in Procacci, pp. 405

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
16 Cadorna , boselli che loro sta in Italia Sevverrò in licenza [... ] di questi la Pelle ci faro...
1916, soldato, in Procacci, pp. 406-407

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
3Caro Compagno mi onoro di accennargli il piccolo movimento della nostra Guerra voi non potete immagginare la brutalità che ci ussa sotto le armi il giorno scorso mese sono stato fucilato tre italiani dai nostri fratelli di talia per l’onore di Vittorio emmanuele Re di Italia .
1916, soldato, in Procacci, pp. 407-408

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
6Sai cosa anno fatto i Tedeschi qui a Oslavia invece di andare i Italiani a Gorizia a momenti venivano loro a Udine , questo e il coraggio che abbiamo noi Italiani, i Tedeschi anno avanzato loro quasi due chilometri, la posizione che abbiamo preso noi il mese di Novembre la quota 188 ora e ancora nelle sue mani, questo e il guadagno che ci da la Fanteria a l’ Italia .