Nome proprio Italia
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: Italia – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
Varianti forma:
itaglia 2
italia 1041
italia 10
talia 1
Visualizzo 901-920 di 993 elementi.
Documento | Seq. | Testo | |
---|---|---|---|
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 195 | Il numero dei disgraziati, i quali non vedranno mai più il sole di Italia sarà enorme. | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 201 | L’unica cosa da fare, è che i due Governi si accordino e che l’ Italia faccia in ogni campo dove saranno internati sudditi italiani, degli invii collettivi di biscotti e altri viveri che vengono poi distribuiti dal Comitato scelto nei prigionieri, il quale deve essere costituito in ogni campo. | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 220 | Ho dato tre conferenze sull’ Italia contemporanea (sociale, economica e politica) poche settimane dopo Caporetto : | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 229 | Spero di essere rimpatriato entro pochi mesi e forse, non potendo tornare sul fronte, domanderò di far parte della missione militare francese in Italia . | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 232 | in Italia non fu neppure comunicato che il Isvizzera si erano adunati i plenipotenziari Italo-Austriaci Qui invece ne fu data ampia comunicazione, e si seppe che l’ Austria , come già l’anno scorso — avrebbe fatto di tutto, per ottenere lo scambio dei prigionieri validi che avessero molti mesi di cattività. | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 236 | 11. 18 Finalmente dopo aver abbandonata l’ Austria , quella brutta Nazione del freddo e della fame, ora, ovvero all’arrivo in Italia credevo in pochissimo tempo di avere la fortuna dopo tanto sospirarla di rivedere i miei cari, al rovescio ci portarono quì in un paese accantonati che saremo tre o quattro mila. | |
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 243 | Da Brünn(Moravia ) A Casorate Primo ( Pavia ) Li 29 novembre 1918 Cara Madre dopo tanto tempo vengo darti le mie Notizzie che io mi trovo in ottima Salute e simile spero sempre di te e le Sorelle e come pure il fratello Luigi e come la Mia famiglia che e gia piü di un mese che non opiü le sue notizzie ma io spero che siano tutti in ottima salute e come pure lo sono io ti fonota che a desso non sono più prigioniero di Guera ma Ben si civile come prima di essere richiamato duncue non pensare Male di me perche vedete a venire achasa i miei compagni di sventura io non o premura di venire in italia per andare unaltra volta al fronte vollio lasciar passare L’inverno cui prima di venire a chasa tanto più che adesso mianno fatto mettere la mia firma sevolevo rimanere in cuesta Republicha Benedetta che è stata cuella che a fatto terminale la Guera dunque io trovo che sto Mellio che in Italia e per cuesto se non potro più avenire perche sono disertore voldire che verrà cui la mia moglie se crede e se chrede di rimanere li al paese a me poco importa io sto Bene anche sensa l’ei incuesta famiglia che mi trovo cui in pensione che mi tratano melio che essere a chasa mia che in vita mia non sono mai stato tratato Bene e rispetato Bene come da lori e dormo anche Bene duncue amé in cuesta famiglia mi mancha il sole cuando non cè che se non cerano lori chi sa la fame che dovevo sofrire di più dunque io termino dischrivere chol Salutarvi di tutto cuore e donarvi un Mondo di baci tutti in compagnia, e Baci ai Miei figli e vi auguro Bune feste e Buon prencipio. | |
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 47 | Di fronte alla realtà, senza falso orgoglio, l’ Italia deve fare altrettanto. | |
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 99 | Ci ritorneremo a tempo debito su tutto questo e su tutta l’amarezza che dobbiamo ingoiare, e non vedo l’ora di essere in Italia per iscrivermi al partito anarchico. | |
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 177 | È strano ma ancora non ci è stato un genovese che abbia avuto l’interessamento di questo maledettoCredo che benché genovese, egli abbia un odio per noi, perché tutti hanno prove del suo interessamento per tutta l’ Italia , meno che per noi Genovesi . | |
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 251 | Il più grave e il più importante dei motivi di sofferenza è dipendente dallo speciale razionamento di viveri esistente in Germania pei prigionieri, razionamento che, non bastando mai a calmare neppure gli stimoli più urgenti della fame, ingenera negli ufficiali uno stato continuativo di perturbazione nervosa e di malcontento, che, contenuti sinora da una salda disciplina, potrebbero facilmente, col prolungarsi delle attuali condizioni, degenerare e trascendere a dimostrazioni chiassose e comunque ad atti inconsulti, con grave scapito degl’individui in particolare e del buon nome d’ Italia in generale. | |
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 260 | E con questa speranza che io mi rivolgo all’E. V. rappresentante dell’ Italia , affinché, mediante un benevolo interessamento, giungano presto dalla madre patria agli ufficiali prigionieri, quel conforto e quell’aiuto che ogni madre non nega ai suoi figli. | |
1918, Ugo Sella, in Procacci, pp. 517-519 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 12 | E necessario che in Italia i cittadini si rendano conto di cosa vuol dire esser prigionieri di guerra. | |
1918, Ugo Sella, in Procacci, pp. 517-519 2000 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra | 29 | E questa mia lettera un grido che io mando a te affinché tu lo diffonda in Italia . | |
1919, varie, in Raviele, pp. 93-96 1977 Lettere dall’Itaglia| lettere di soldati meridionali dai fronti della Grande guerra | 29 | Ma poi nel medesimo tempo viposso dire che finora non mie giunte niente qui spero che, fra giorni di arrivarmi poi vifò sapere, che io mi trovo sul piave e mi trovo nella medesima compagnia dove stave in francia che è stato rinbatriati tutti in Italia tutto il comando del mio reggimento si trova qui dove stono io adesso quinti la domande si è andato in francia la mandano qui solo in un sacco di ritardo con questa maledetta posta quindi, io sono andato in fureria e hanno detto che non bisogna scrivere a nessuno posto chisà poi come varrà a finire che io sono tanto sfortunato termino di scrivere con la penna ma non il cuore, di salute stono bene aucurio di voi tutti di famiglia co ntanti aff.tuosi saluti un forte abraccio di cuore mi firmo il vostro cugino specioso bacio alhy zia Giuseppina e la mia direzzione | |
1915, lettere, in Monti vol. I, pp. 13-14 1935 Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) | 30 | tutte le nostre energie appartengono alla grande comune madre: L’ ITALIA . | |
1915, lettere, in Monti vol. I, pp. 15-17 1935 Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) | 8 | Fortunato chi ad essa sopravviverà, per raccogliere il plauso dell’ Italia tutta, per gustare le gioie della vittoria, soddisfatto del suo dovere, altero del suo valore, superbo della sua gloria: | |
1915, lettere, in Monti vol. I, pp. 15-17 1935 Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) | 20 | Che Dio salvi l’ Italia : | |
1916, lettere varie, in Monti vol. I, pp. 19-22 1935 Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) | 45 | Se io cado per la Patria, dovrai nella mia morte trovare una ragione di più per amare questa nostra Italia che, sentendo in sè la miseria di tanti secoli, e pure la forza di superarla, si è cimentata in una lotta aspra, difficile, lunga che potrebbe anche mettere a rischio tutto il suo avvenire. | |
1917, Cremona N., in Monti vol. I, pp. 22-23 1935 Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) | 10 | Come sarei lieto, se fossi sicuro che in voi esiste tutta la speranza, tutta la fede che i giorni belli verranno, i giorni, in cui, affermato il valore delle nostre armi, benediremo, davanti alla grandezza dell’ Italia nostra, i sacrifici e le privazioni: |