Nome proprio Italia
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: Italia – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
Varianti forma:
itaglia 2
italia 1041
italia 10
talia 1
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 41 | Ci sono ancora stati i buoni Tedeschi qui in Italia , e tanta vigliaccheria come a oggi non c’è mai stata, ad inboscare tanta gente. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 44 | Facevi bene a lasciare Giolitti e non a mettere su Sonnino che forse la guerra sarebbe già finita e ci sarebbero forse arrivati ancora a venire i Tedeschi in Italia . | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 62 | Ma che volete buoni Milanesi, ormai l’ Italia è nelle mani dei ricchi, e fra non molto tempo, vedrete una forca rizzata su ogni piazza, non tarderanno poscia ad applicare nelle sale dei tribunali, dove v’è scritto quelle irrisorie parole, la legge è uguale per tutti, i supplizi, la corda, in una parola l’inquisizione::: | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 68 | All’inizio della guerra i nostri ricchi reggitori i quali si trovano a Roma se avessero pensato per chi lavora e dà il sangue a ciò che loro dicono patria (per le sue tasche) e non avessero pensato solo a loro che sono nell’ozio tutto l’anno, avrebbero dovuto tutelare scrupolosamente le esportazioni, invece che migliaia di bovini e suini prendettero il volo per la Svizzera e poscia per l’ Austria e la Germania , sarebbero rimasti in Italia e all’Estero la guerra la continuerebbe chi è stato sino ad ora in ozio ed a casa nascosto, e speriamo che la riuscita non abbia esito come il 1898::: | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 131 | Pensa che sepolto nei diritti itagliani cè abbondanza di carbone e zolfo e nessuno scava nulla perché i nostri grandi capi non lo comandano, perché lasciare emigrare i poveri operai e lasciare quel materiale così costoso che per la grande quantità è costretto ad infiammarsi che fa poi scoppiare la terra e forma vesuvio-vulcano teremotto e tutto dano di questa povera popolazione che se i nostri infami capi prestassero le loro funzioni con animo e senza lo scopo di usurpare l’ Itaglia potrebbe essere ricchissima e non involta nei debiti. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 133 | Pensa che tutti gl’inventori sono nati in Itaglia e di buon principio sono stati debellati dai nostri crudeli capi, la legge non è ben fatta e viene usata sempre a contrario dei poveri senza pensare che sono i poveri che mantengono i ricchi, perché non mettere obbligo ai padroni di fabbricare case e palazzi: | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 159 | Sua Maestà il Re d’ Italia l’assassino dei poveri soldati Italiani morrà il popolo povero ed innocente sotto la mitraglia dei cannoni, e non bastando li uccidono anche qui nelle città come Torino che vi furono delle centinaia di morti dai maledetti ufficiali dell’esercito d’ Italia . | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 166 | Vostra Eccellenza per ubbidire l’ Inghilterra avete rovinato tutta l’ Italia . | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 168 | e abbasso l’ Italia perché l’ Italia sdimenticò tutti l’oltraggi che abbiamo avute della francia, quando noi ci troviammo in conflitto con l’ Africa che fece tutto per la nostra distruzione, quando fu restato Defelice che stava per volere recarsi in Sicilia , quando fu della libbia che fece tutto quel che poté, ed ora i svergognati italiani per accontentare l’ Inghilterra anno sdimenticato tutto ed anno rovinato tutto lo stato, e ancora cercate di camminare su questa infamia, per cui preghiamo di ricettare ogni cosa onestamente, per del resto non abbiamo nulla da vivere noi siamo qui dei vespri, noi siamo quelli dei borbonici e noi saremo qualche altro. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 201 | Se fossero state ascoltate le mie meschine parole forse l’ Italia non sarebbe al magro partito che in oggi si trova. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 203 | Io dissi pure vi sono ministri in Italia i quali non pensano che ad impinguire i loro portafogli e procacciarsi onori. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 211 | Tra che tutto è partito dall’ Italia , ed ora che i ricchi fecero le grandi scorte, ora dico istituiscono le tessere::: | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 218 | L’ Italia deve andare a bricciole vedrà se non è vero perché non si protegge chi avrebbe il diritto cioè chi lavora. | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 219 | Questo Ciuco distratto e ingannato popolo d’ Italia ... | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 222 | i 3 puntini hanno servito bene Voi e la povera e disgraziata Italia : | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 226 | Voi, infischiandovene, volevi fare, no in Suo nome, ma coi cannoni... di latta, un’ Italia più grande e... il risultato è palese::: | |
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 243 | E fino a quando questo Ciuco bistrattato e ingannato popolo d’ Italia sopporterà un sì vile e vergognoso trattamento: | |
1918, lettere, in Monteleone, pp. 158-166 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 11 | Non interessa a Voi sapere chi sono io, ma solo avverto che se la guerra non avrà termine in pochi mesi, saranno tristissimi i destini d’ Italia , e per quante misure, Voi, o Re, prendiate non saranno certamente capaci di trattenere un formidabile urto della popolazione ormai ben organizzata, e principalmente di qualche città Piemontese , Ligure , della Romagna , della Toscana ed altre. | |
1918, lettere, in Monteleone, pp. 158-166 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 32 | Sono ormai tre anni che la bella Italia si trova in lutto e nel dolore, e tutto per causa vostra e degli assassini vostri seguaci. | |
1918, lettere, in Monteleone, pp. 158-166 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 33 | L’ Italia era bella grande e indipendente e voi l’avete rovinata, ed ora che avete fatto il male vi raccomandate a noi. |