1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355 Prezzolini, Giuseppe 1918 Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese | 211 | Entrati nella grande crisi, noi non dobbiamo essere da meno degli altri popoli alleati e nemici: dal Re, che, interprete, come sempre i Savoia, del sentimento popolare e delle aspirazioni nazionali, è là, al campo, affidando alla custodia del popolo di Roma l’ Augusta Sovrana e i teneri figli, (applausi vivissimi; grida di Viva il Re:) fino ai più umili lavoratori delle città e della campagna, alle donne, ai giovanetti, uno per tutti, tutti per ciascuno, tutti fidenti che nel nostro sforzo supremo consegneremo alla generazione ventura una Italia più completa, più forte, più onorata; un’ Italia che si assida nel consesso delle Potenze non vassalla o protetta, ma sicura nei suoi termini naturali e che ritorni alle feconde gare della pace, propugnatrice, quale sempre è stata, di libertà e di giustizia nel mondo. | |