Nome proprio Italia
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
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Varianti forma:
itaglia 2
italia 1041
italia 10
talia 1
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, Salvemini, pp. 15-30 Salvemini, Gaetano 1917 Delenda Austria | 20 | Se, infatti, la Boemia venisse a costituire con la Moravia e la Slovachia uno Stato autonomo; — se la Galizia occidentale si unisse alla Polonia , e la Galizia orientale alla Rutenìa ; — e la parte rumena della Bucovina e la Transilvania alla Romania ; — e i paesi sloveni e serbo-croati alla Serbia , e i territori italiani all’ Italia ; — l’ Impero degli Absburgo si troverebbe ridotto ai paesi magiari e ai paesi tedeschi dell’ Austria . | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 5 | Si rammenterà che, allorché la nostra Italia si determinò a partecipare al gran conflitto, noi avvertimmo in una noterella, che avremmo continuato l’opera degli studî «come se guerra non ci fosse». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 11 | Ma, con altrettanta verità, deve affermare che la sua sollecitudine e cautela individuale si legava a una sollecitudine e cautela d’interesse generale, perché egli vedeva e vede, con grave sentimento, ciò che è successo e sta succedendo in ltalia, e in qualche altra parte d’ Europa forse assai più che in Italia : la sospensione quasi completa di ogni vita intellettuale, critica e scientifica. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 31 | Intendiamo accennare all’abito che si formò subito dappertutto in Europa , e che invalse anche in Italia (ma qui non più che altrove) di sofisticare la scienza stessa sotto pretesto di rendere servigio alla causa della patria. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 36 | Tanto più urgeva questo atteggiamento di difesa in quanto le verità che in Italia e nei paesi alleati venivano più gravemente offese erano quelle fatte valere nella moderna civiltà dal popolo contro cui ci spetta combattere: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 44 | Forse non dovremo nemmeno aspettare il giorno che verrà, perché, quando, or son poche settimane, tutta Italia è stata percorsa da un grido di sdegno nell’udire il saggio di giustizia internazionale, ossia di politica astratta, che alcuni italiani, ascritti a una setta, in un congresso internazionale, avevano dato a danno della loro patria, il riconoscimento della nostra ragione ci è venuto spontaneo e pienissimo dai fatti stessi, e ci è stato altresí attestato da coloro che, riflettendo, dai fatti risalgono alle teorie. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 49 | E, lasciando stare la politica della quale qui parliamo sempre a malincuore e solo per quel tanto che prossimamente concerne dottrine filosofiche e interpretazioni storiche, e soffermandoci invece sul problema della scienza e della cultura, tutti hanno potuto assistere negli ultimi tempi al dissolvimento che si minaccia in Italia degli ordini scolastici, e agli assalti onde si è cominciato a scuotere quel tanto di disciplina scientifica che, dopo il sessanta, si era venuto stabilendo per le assidue fatiche di studiosi e maestri di ogni parte d’ Italia . | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 50 | Si è giunti a riproporre per le cattedre universitarie di letteratura italiana i cultori di Pindo , e già si avanzano i vantatori delle loro storie facilone e delle loro filosofie triviali, disconosciute in Italia , ma «ammirate (essi dicono) dalla élite intellettuale dei paesi latini e dell’ America ». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 63 | Leggevo, dunque, alcune settimane fa, un libro sulla moderna storia italiana, dovuto a uno storico austriaco (del resto, assai riguardoso pel nostro paese), e vi trovavo la tesi: che l’ Italia sarà salvata «contro la minoranza che ha fatto il Risorgimento e ha governato la sua recente storia» dai lavoratori e dal partito socialista, dal «popolo». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 67 | E questa coincidenza mi è parsa la più grave critica di quel discorso, del quale (pur concedendo le migliori intenzioni nell’oratore) è difficile disconoscere la non buona efficacia nei disordini di Torino e nel fermento che si è notato in altre parti d’ Italia . | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 113 | Chi ha ricercato le storie d’ Italia senza appagarsi della superficiale e convenzionale cognizione che se ne somministra nelle scuole, non ignora che una delle tacce più antiche e persistenti, anzi la principale e quasi unica taccia, data agli italiani dagli altri popoli d’ Europa , e specie dai francesi e dai tedeschi, era quella d’«imbelli». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 126 | e, per esempio, le cronache italiane del seicento, ossia del tempo in cui la virtù militare era nel più basso stato, recano in ogni pagina notizie di risse feroci e di duelli e combattimenti d’individui e di fazioni, e danno l’immagine di un’ Italia della quale, ogni giorno, il sangue rigava le città e le campagne. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 136 | ossia dimostravano che, sempre che si era avuto in Italia uno Stato forte (per es., quello della Corona sabauda ), o un sentimento di orgoglio nazionale, o almeno di spirito di corpo, si era benissimo combattuto. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 143 | due grandi idee nel cattolico e monarchico mezzogiorno d’ Italia . | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 152 | Le generazioni venture benedirebbero sempre la generazione che l’ha sostenuta e compiuta, come noi benediciamo quelli che, coi loro sforzi, il loro martirio, il loro sangue, dettero all’ Italia la libertà e l’indipendenza. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 154 | a me, semplice filosofo e critico, accade molte volte, nel corso dei miei studî, di dire tra me e me, che se posso scrivere quel che penso, se posso sentirmi affiatato e affratellato con tanti spiriti liberi d’ Italia , di Europa e di altre parti del mondo, lo debbo a coloro che, centodiciotto anni addietro, nella mia Napoli , si fecero impiccare, tra gli sghignazzamenti della plebaglia, sulla piazza del Mercato. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 157 | Senonché vi è un partito politico, di varia gradazione ma che per brevità chiamerò socialista, il quale scuote le spalle beffardo, schernendo come inganni di furbi o illusioni d’ingenui, siffatti sentimenti ed entusiasmi, e si propone di risanare il genere umano, e l’ Italia in capofila, delle ubbie circa l’onore e la gloria militare, e perciò apertamente o copertamente scredita o insidia la grande opera che sotto i nostri occhi si viene svolgendo. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 175 | E sotto quali condizioni questo trionfo sarà durevole, e reale in Italia : | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 177 | — quel vigore militare e politico, che, sposandosi ai concetti liberali e nazionali, onorò le armi della nuova Italia nel '59 e nel '60, e che oggi, di tanto maggiore per la partecipazione dell’intera nazione, garantisce le nostre frontiere e si avanza nel territorio nemico, — trapassi intatto, e anzi accresciuto, nelle nuove classi sociali. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 180 | Quelle future classi governanti avranno, dunque, vigore solo in quanto sapranno raccogliere l’eredità di vigore politico e militare dell’esercito, che ora combatte per la fortuna d’ Italia ; |