Voci della Grande Guerra

Nome proprio da Sassoferrato Ancona

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: da Sassoferrato Ancona  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
271L’ Italia :
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
272È il paese in cui tutto va male e nessuno fa il suo dovere:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
273non scuola viva, non amministrazione normale, non burocrazia limitata e né pure sufficiente al bisogno;
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
274non esercito preceduto da una tradizione, né preparato da un’accurata istruzione, né governato da una giusta e insieme severa disciplina;
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
275non parlamento conscio della gravità dei doveri più urgenti;
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
276né governo pari alle difficoltà da superare; ecc. ecc.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
277Disertori e imboscati:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
278e chi è al fronte, c’è stato troppo e non vorrebbe starci ancora.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
279E gli ufficiali di carriera si tirano indietro, per mandare avanti quelli di complemento;
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
280e, a sentire, nessuno combatterebbe, o avrebbe voglia di combattere.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
281E così via, all’infinito.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
282Le nostre orecchie non sono piene di queste deplorazioni accorate:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
283C’è bisogno di ridire tutto quello che si sente così spesso ripetere:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
284Provatevi a richiamare l’attenzione di questi piagnoni su qualche fatto, dei più evidenti e indubitabili (o che vi paion tali), il quale potrebbe provare che qualche cosa pur quest’ Italia s’è mostrata capace di fare durante la guerra: non molto, ma pur tanto da far pensare che anch’essa, per Dio , sia viva:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
285Vi si risponderà che, a rifletterci bene, cerca e fruga, non si trova nulla e che quel che può parere a prima vista una forza nostra, è stata una debolezza dell’avversario, se non anche un nostro difetto.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
286Dopo il terribile disastro di Caporetto , che minacciò di fiaccarci per sempre, l’invasore fu fermato tuttavia al Piave e sul Grappa:
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
287— Sì, ma questo dipese unicamente dal fatto che il nemico non aveva potuto prevedere una così facile avanzata, e non s’era preparato a penetrare più in qua.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
288— E non importa che questo nemico venisse avanti vantandosi altezzosamente di dover essere tra pochi giorni a Venezia :
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
289— Eppure questo popolo, che pareva così poco disposto ad affrontare i sacrifizi penosi di una lunga guerra, s’è sottomesso, primo fra tutti i popoli dell’ Intesa , alle più dure privazioni di un rigoroso razionamento, sopportando tranquillamente tutti i dolori e dimostrando una fibra che non s’era osato sperare.
1919, Gentile, pp. 79-109
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
290— Sì, ma più che disciplina sentita e liberamente accettata, è stata una sorta di abbandono passivo ed inerte a una necessità fatale, in cui non c’è virtù, e da cui non si può neppure sperare quel beneficio che ogni dolore arreca a chi soffre, indurandone l’animo e addestrandolo al sacrifizio.