Nome proprio Europa
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: Europa – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
Varianti forma:
europa 111
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, Salvemini, pp. 15-30 Salvemini, Gaetano 1917 Delenda Austria | 2 | Bisogna, cioè, che le Potenze dell’ Intesa riescano ad isolare la Germania in Europa , circondandola con una catena di forze tali da rendere disperato a priori ogni suo nuovo tentativo di rivincita. | |
1917, Salvemini, pp. 15-30 Salvemini, Gaetano 1917 Delenda Austria | 6 | E quel che dell’ Europa non sarà stato consumato dalla guerra, finirà coll’essere distrutto in breve, senza più rimedio, dalla pace. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 3 | Questa rivista ha iniziato la sua seconda serie, quando già la guerra era accesa in Europa , ed entra nella quarta annata della seconda serie, mentre essa ancor dura. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 11 | Ma, con altrettanta verità, deve affermare che la sua sollecitudine e cautela individuale si legava a una sollecitudine e cautela d’interesse generale, perché egli vedeva e vede, con grave sentimento, ciò che è successo e sta succedendo in ltalia, e in qualche altra parte d’ Europa forse assai più che in Italia : la sospensione quasi completa di ogni vita intellettuale, critica e scientifica. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 16 | Le riviste letterarie e scientifiche delle varie parti d’ Europa recano, quasi in ogni fascicolo, nomi di loro collaboratori, morti in guerra; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 31 | Intendiamo accennare all’abito che si formò subito dappertutto in Europa , e che invalse anche in Italia (ma qui non più che altrove) di sofisticare la scienza stessa sotto pretesto di rendere servigio alla causa della patria. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 34 | Ma a noi non è mai saltato in mente di metterci «au-dessus de la mêlée» nel senso dell’ottimo Romain Rolland , il quale si è fatto fulminatore di rimbrotti e pedagogo di giustizia a tutti i popoli di Europa che combattono, e tutti li biasima e li ama alla pari; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 113 | Chi ha ricercato le storie d’ Italia senza appagarsi della superficiale e convenzionale cognizione che se ne somministra nelle scuole, non ignora che una delle tacce più antiche e persistenti, anzi la principale e quasi unica taccia, data agli italiani dagli altri popoli d’ Europa , e specie dai francesi e dai tedeschi, era quella d’«imbelli». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 115 | ma se ne trovano i segni precursori nel medioevo, quando, tra l’altro, era divulgato in Europa l’apologo del «Lombardo e la lumaca», e i duri e ferrei feudatarî d’oltr’ Alpe spregiavano gli italiani borghesi, «che cinsero pur ieri — Ai lor mal pingui ventri l’acciar de’cavalieri». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 154 | a me, semplice filosofo e critico, accade molte volte, nel corso dei miei studî, di dire tra me e me, che se posso scrivere quel che penso, se posso sentirmi affiatato e affratellato con tanti spiriti liberi d’ Italia , di Europa e di altre parti del mondo, lo debbo a coloro che, centodiciotto anni addietro, nella mia Napoli , si fecero impiccare, tra gli sghignazzamenti della plebaglia, sulla piazza del Mercato. | |
1922, Salandra, pp. 141-162 Salandra, Antonio 1922 I discorsi della guerra: con alcune note | 68 | Dirà la storia che, superato con un miracolo di resistenza morale un terribile momento, gli Italiani, dopo quaranta mesi di sacrifizi inauditi, dettero l' ultimo crollo alla mostruosa impalcatura imperiale che aduggiava l' Europa e | |
1922, Salandra, pp. 141-162 Salandra, Antonio 1922 I discorsi della guerra: con alcune note | 114 | L’ Europa , l’ Europa di cui tanto abbiamo sentito parlare come di un’unica collettività politica, l’ Europa non è più. | |
1922, Salandra, pp. 141-162 Salandra, Antonio 1922 I discorsi della guerra: con alcune note | 119 | poichè non era nei confini territoriali dell’ Europa che l’espansione della nostra razza si potesse compiere, come non s’è mai, per la nostra situazione, compiuta. | |
1922, Salandra, pp. 141-162 Salandra, Antonio 1922 I discorsi della guerra: con alcune note | 156 | la questione della forma di Governo, che ad un tratto è sorta in molta parte di Europa , non ha ragione di essere in Italia . | |
1915, Sonnino Vol. I, pp. 59-83 Sonnino, Sidney 1972 Diario 1914-1916 | 206 | Sir Edward Grey aveva tempo fa sconsigliato la Serbia dall’occupare alcun punto dell’ Albania , però ora sarebbe sorto il pericolo che gli albanesi, messi su dagli austro-turchi, attaccassero la Serbia , e quindi questa aveva esposto nuovamente la necessità di occupare per sua difesa alcuni punti strategici al di là del confine, pur rimettendosi poi a guerra finita alla volontà dell’ Europa . | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 667 | Sono dappertutto i medesimi: in Affrica come in Europa . | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 1474 | di aver dichiarato la guerra alla Turchia senza volontà di farla, anzi con la recisa volontà di non farla — ciò che è stato assai biasimato in Europa ; | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 1640 | ma non è dato a loro di mutare gli animi dei sovrani tedeschi che l’ Europa disattenta ha lasciato insediarsi sopra i troni balcanici. | |
1919, Gentile, pp. 79-109 Gentile, Giovanni 1919 Guerra e fede: frammenti politici | 29 | Ma dopo, quale fede ha raccolto gl’italiani a presidio di questa nuova Italia , che era bensì risorta così meravigliosamente affermandosi tra le maggiori potenze d’ Europa , ma doveva vivere e svilupparsi e mostrarsi sempre più degna del posto occupato: | |
1916, lettere, in Monteleone, pp. 115-131 1973 Lettere al re: 1914-1918 | 39 | Prima si diceva fiore d’ Europa ora invece lutto pianto e morte per causa dei Signori, dei deputati. |
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