Voci della Grande Guerra

Nome proprio ITALIA

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: ITALIA  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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italia 1041
italia 10
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DocumentoSeq.Testo 
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
272Oggi, se si fossero prese in considerazione le mie idee, l’ Italia avrebbe la più potente flotta aerea del mondo, e, forse, si troverebbe più vicina, di quanto non gia, a raggiungere le sue aspirazioni.
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
399Il Corriere tranquillamente esclude una puntata contro l’ Italia .
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
568Buon popolo d’ Italia fino a quando ti lascierai burlare:
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
10D’altronde, l’ Austria non avrebbe avuto diritto, secondo lo spirito difensivo del trattato della triplice alleanza, di fare un passo come quello che aveva fatto a Belgrado senza previo accordo cogli alleati, e invece l’ Italia non ne era stata neppure avvertita.
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
31Intanto erano state proposte al Ministero le misure più urgenti: per migliorare le condizioni dei quadri mediante richiami dalla Libia ; per corsi accelerati ed ammissioni speciali allo scopo di aumentare i quadri di ufficiali e di sottufficiali; per rinforzare gli organici di pace; per completare subito le dotazioni di ogni genere tutt’ora mancanti; per aumentare la fabbricazione dei fucili; per la distribuzione del materiale alle sezioni mitragliatrici; per l’inquadramento dei richiamati presso i reggimenti di fanteria che avevano in Italia un solo o nessun battaglione, avendo gli altri distaccati in Libia ; per mettere le piazze marittime in istato di efficienza; per la costituzione del 3.° battaglione nei reggimenti che avevano in Italia due soli battaglioni; per la costituzione dei comandi di fortezza con richiamo di ufficiali dal congedo; per fare eseguire esercitazioni sulla frontiera nord-est con invio di truppe di fanteria e bersaglieri; per migliorare l’inquadramento delle truppe con marescialli e sergenti maggiori; per costituire cogli uomini esuberanti della cavalleria gli squadroni di milizia mobile; per provvedere la tenuta di panno della milizia territoriale: per il richiamo di ufficiali del genio dalla Libia ; per provocare provvedimenti pei servizi automobilistici; per inviare ai reggimenti gli ufficiali inferiori delle scuole; per allestire le dotazioni necessarie alle operazioni invernali; per spostare truppe di montagna; per provvedere alle deficienze di ufficiali di artiglieria nelle fortezze, ecc.
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
210Perciò, l’ Italia , ultima entrata nel conflitto, aveva il preciso dovere di raccogliere in tempo il frutto dell’altrui esperienza e di provvedere adeguatamente.
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
213L’ Italia , soggiungevo, deve vincere ad ogni costo, lo deve a sè stessa e al mondo, al suo passato e al suo avvenire;
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
222Fu poi attuata la mobilitazione industriale la quale, sotto la direzione intelligente ed energica del generale Dallolio , preposto al servizio delle armi e munizioni, diede ottimi risultati, ben superiori all’aspettativa, dato lo stato delle industrie in Italia .
1921, Cadorna vol. I, pp. 40-70
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 1
235Quanto alla situazione diplomatica, io nulla sapevo perchè nulla mi fu partecipato, neppure le stipulazioni contenute nel patto di Londra del 26 aprile 1915 relative ai nuovi territori da annettersi all’ Italia , ed in conseguenza ai futuri confini, in ordine ai quali è evidente che il capo di stato maggiore dell’esercito avrebbe dovuto essere consultato, implicando la determinazione dei medesimi gravi questioni militari.
1919, Orlando, pp. 1-17
Orlando, Vittorio Emanuele
1919
Discorsi per la guerra
69Abbondano i tentativi in Italia e in Francia , ma i tentativi non si traducono in leggi definitive, per quel carattere latino, cui accennava l’onorevole Ciccotti ieri: carattere facilone, fiducioso, che lascia correre, che lascia passare, che rinunzierebbe oggi magari ad una provvidenza necessaria in difesa del paese, perchè attratto, affascinato dalla parola eloquente dell’onorevole Bentini , che quasi faceva pentire anche me di avere presentato questo disegno di legge.
1919, Orlando, pp. 1-17
Orlando, Vittorio Emanuele
1919
Discorsi per la guerra
191No, onorevole Bentini , io non mi sarei aspettato da lei, col sistema parliamentare che vige in Italia , senza insidie, senza il più lontano timore di insidie, ch’ella venisse a contrapporre, come se fosse in regimi oramai sorpassati da secoli, Parlamento a Governo e a presumere con una affermazione, che mi permetterò di chiamare arrischiata, che il Governo si servirà di questa disposizione per mettere il bavaglio alla stampa.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
16Tutti oggi dobbiamo stringerci insieme in una concordia sincera ed operosa; inspirata dalle tradizioni del nostro Risorgimento, illuminata dalla visione di quell’avvenire che all’ Italia , restituita alle ragioni eterne dell’essere suo e della sua favella, darà nuova virtù di vita civile e nuova potenza di lavoro.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
51mentre i nostri combattenti veggono in mezzo a loro, sprezzatore di ogni pericolo, il Re che rinnovella le virtù della sua Casa impavidamente, (Vivissimi, calorosissimi applausi — Il Presidente, i ministri e i deputati sorgono in piedi al grido di viva il Re:) col cuore all’ Italia , propagando il saluto fatidico di Roma a tutte le genti italiane.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
65Avanzano, incalzanti, e oltre, oltre ancora avanzeranno i soldati della redenzione nazionale e la bandiera italiana rifulgerà dovunque è Italia .
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
110La Camera sa che il ministro degli esteri se tace lungamente, quando esce dal suo silenzio, diffonde per l’ Italia e per il mondo quel Libro Verde, che fu il più grande documento della nostra guerra.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
121Testè abbiamo affermato come da parte dell’ Italia si diano tali esempi che basterebbe fossero, anche in parte, imitati.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
129L’ Italia , e perciò il suo Governo, hanno indubbiamente il dovere di tenere in particolare conto quelle città, quelle terre, quelle popolazioni che subirono e subiscono i danni maggiori.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
135Il collega Lembo ci ha parlato di Bari , città che merita tanto poichè ha dato prove di patriottismo all’ Italia in ogni tempo e tanto recentemente ha sofferto.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
137Le Puglie infatti, si affrettarono a seguire la via del progresso, così nell’agricoltura, troppo presto trasformandosi, così nello sviluppo dato con tanto slancio di incivilimento alle proprie città, quelle Puglie che specialmente da tre anni soffrono per l’invasione di animali più che perversi all’agricoltura, che soffrono in questo momento per la mancanza delle sementi, che soffrono per quei fatti che l’onorevole Cotugno ci ha qui ricordati, rispetto cosi alle condizioni dei proprietari come alle condizioni dei contadini anche in ordine ai contratti agrari colà vigenti, di quelle Puglie le quali con la serenità delle loro pianure senza angoli ricordano così bene l’armoniosa idealità italiana come con il loro mare additano le vocazioni dell’ Italia per l’avvenire.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
188ma che si devono combattere tutti coloro che male desiderano rispetto ai diritti, alle libertà, alla gloria, alla vittoria della patria nostra, dentro e fuori d’ Italia .