Voci della Grande Guerra

Nome proprio Italia

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: Italia  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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itaglia 2
italia 1041
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1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
629Al Re, ai soldati che debbono condurci a Trento e a Trieste , mandiamo il nostro saluto, non dimenticando i fratelli che a Vallona affermano la vocazione adriatica d’ Italia .
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
634Sui campi di battaglia, o amici milanesi, non solamente si combattono le sante lotte della libertà e della civiltà, ma si temprano nuove energie, si accendono nuove idealità, si dà vita ad un nuovo senso politico e si rinsaldano, in nuovo equilibrio, le diverse classi sociali e le diverse provincie d’ Italia , alle quali, dalla ridesta coscienza dei guerrieri vittoriosi, scenderanno larghe correnti rinnovatrici di pensiero e di volontà.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
636Il Governo sa quali provvidenze domandino le sorti del lavoro nazionale; sa che l’ Italia , risuggellando con la guerra la sua unità, deve trovare nei reggimenti locali — regionali, provinciali, comunali, — nuova espressione di libertà e di autonomia; sa che la scuola deve essere rinvigorita, rinfrescandosi di atteggiamenti più giovevoli al progresso industriale del paese;
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
644Voi che a Milano in ogni cosa siete all’avanguardia — nè io vi adulo facendomi voce di un plebiscito d’ammirazione che verso voi viene da tutta Italia — voi che porgete innumeri manifestazioni di quella che si chiama assistenza civile e che meglio chiamerei doverosa cooperazione bellica, voi dimostrate oggi all’ Italia come tale cooperazione si possa in tutti i modi vigorosamente estendere.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
664Oggi per la disciplina della vittoria Milano offre nobile esempio ed esempio insigne porge in tutta Italia il contribuente che, avvezzo alle gravi consuete angustie, sopporta fortemente le angustie novelle.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
665Qual mai lode sarà pari al vigore di sacrificio che in quest’ora mostra l’ Italia :
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
667il credito pubblico che rimane saldo per propria energia, e per la serena fiducia nel Governo e nell’avvenire d’ Italia :
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
676E ciò dico a Milano perchè parlare a Milano è parlare all’ Italia e perché tutta Italia è pur bene che sappia come la disciplina della vittoria si ordisca di una infinità di sacrifizi familiari.
1917, Boselli, pp. 19-85
Boselli, Paolo
1917
Discorsi di Guerra
683Qui fu pensata quella rivoluzione del 1821 che vergò la prima pagina del risorgimento; quel 1821 che si irradiò nel Piemonte e per l’ Italia intera e dette combattenti e martiri alla libertà della Grecia ;
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
36Dirà lo storico futuro perchè è come il Parlamento italiano il 24 maggio 1915 si trovò concorde nel riconoscere la necessità che l’ Italia entrasse in guerra contro il suo antico alleato, svelatosi apertamente quello che in segreto era stato sostanzialmente sempre, il suo mortale nemico, già spezzata quell’alleanza, che per noi era stato strumento di pace e ad un tratto pel volere altrui s’era tramutato in arnese di guerra; e di una guerra contraria agli interessi italiani fondamentali, dei quali s’era sempre veduto nella Triplice la più solida garenzia.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
49In quella tremenda estate del ’14, al cui confronto impallidiscono e non hanno potere di commuoverci quanti orrori e carneficine seguirono poi nell’alterna vicenda delle maggiori battaglie, pochissimi, tra noi, e soltanto perchè ignoravano i termini precisi dei patti della Triplice , ritennero che l’ Italia dovesse, comunque, combattere a fianco degli Imperi Centrali.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
60Ma c’è ancora chi possa non rimpiangere che all’ Italia non sia stato dato d’intervenire più rapidamente, più opportunamente, quando più minacciosi incalzavano i russi sui Carpazi:
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
66L’ Italia fu compatita e quasi commiserata dalla Germania , a cui fu utile; fu odiata dall’ Austria di un odio, di cui noi non avemmo la virtù di saperla ricambiare.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
71L’entrata dell’ Italia nella guerra fu il suo ingresso nella grande storia del mondo;
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
72l’ingresso dell’ Italia risorta tra le genti per riaffermare una tradizione gloriosa, per ridar vita a un popolo, che aveva un nobile patrimonio ideale da conservare non con l’animo d’un custode di museo, ma con la fierezza e l’orgoglio di chi porta un gran nome e sente di meritarlo.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
96E che coscienza questa Camera avrà, agli occhi del popolo, della gravità solenne dell’ora, che incombe sul popolo stesso, e della grande Patria, che non è soltanto dei vivi, ma anche dei morti e di quelli che nasceranno, se questa Camera , alla vigilia forse della più dura prova che l’ Italia abbia mai sostenuto e abbia pur mai pensato di poter sostenere, e mentre i suoi figli versano il loro sangue insieme con i fratelli di Francia , d’ Inghilterra e d’ America , per una causa mondiale, non sente il bisogno di raccogliersi in una concordia sincera e austera di propositi, in un comune sentimento di dignità e di fierezza:
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
129Questo il papato dal 1870 in qua ha detto sempre all’ Italia questo ha sempre insegnato con l’esempio dei secoli a quanti son venuti in conflitto con esso.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
137ossia non lo Stato senza religione, ma lo Stato che ha in sè, nel suo spirito, la propria religione, e non se ne trova perciò una di fronte, come quella che il Papa rappresentava in Francia , ma sopra tutto in Italia , e che s’è sgretolata ed è caduta, di qua e di là dalle Alpi , e rimarrà fatalmente a terra pel consolidarsi sempre maggiore della coscienza morale dello Stato, che non può esser radicata se non in un profondo sentimento religioso.
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
157Il quale vuol essere in Italia , ed è, non semplicemente un’organizzazione delle forze morali e politiche, che intendono ispirarsi a un ideale astratto della vita e dello Stato cattolicamente concepiti, ma un’organizzazione delle forze, che prendono a norma suprema d’ogni loro operare nella vita del paese la volontà del Sommo Pontefice .
1919, Gentile, pp. 110-139
Gentile, Giovanni
1919
Guerra e fede: frammenti politici
176— I «filosofi d’oggi hanno scoperto cose nuove, e specie gli hegeliani d’ Italia » Giovanni Gentile è «assorto nella contemplazione dell’Assoluto» ed è «spregiatore professionale del mondo empirico».