Nome proprio Inghilterra
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: Inghilterra – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
Varianti forma:
inghilterra 118
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, Camera comitato segreto, pp. 126-230 Camera dei deputati 1967 Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917 | 1259 | Le nostre perdite, che dall’inizio delle ostilità a tutto l’ottobre scorso ammontano a 189 piroscafi per tonnellate 578.000, son presso a poco pari a quelle della Francia ed inferiori di gran lunga, non solo a quelle dell’ Inghilterra (1.893 piroscafi per tonnellate 5.370.000), ma anche a quelle della neutrale Norvegia (piroscafi 486, tonnellate 771.000). | |
1918, Salvemini, pp. 1-20 Salvemini, Gaetano 1918 Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? | 15 | Il tentativo di staccare l’ Austria-Ungheria dalla Germania , a cui lavorarono lungamente l’ Inghilterra e la Francia nel decennio che precedè la guerra, è oramai definitivamente fallito. | |
1918, Salvemini, pp. 1-20 Salvemini, Gaetano 1918 Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? | 34 | L’ Inghilterra , l’ Italia , la Russia sono interessate anche direttamente. | |
1918, Salvemini, pp. 1-20 Salvemini, Gaetano 1918 Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? | 35 | L’ Inghilterra e la Russia non possono intercettare la Germania da Costantinopoli , dal Golfo Persico , dall’ Egitto , se non frappongono fra la Germania e l’ Egeo uno o più Stati antigermanici: | |
1916, Mussolini, pp. 17-67 Mussolini, Benito 1916 Diario di guerra (Estr. da: "Rivista di psicologia", a. 12, n. 1-2) | 220 | A sentirli, il nostro esercito è quasi interamente distrutto; l’ Inghilterra dorme, la Francia è spezzata, la Russia finita. | |
1922, Douhet, pp. 1-46 Douhet, Giulio 1922 Diario critico di guerra 2: Anno 1916 | 625 | In Inghilterra hanno fatto ministro dell’aria Lord Curzon , ex vicerè delle Indie, già ministro senza portafoglio e che ora l’ha trovato. | |
1919, Orlando, pp. 1-17 Orlando, Vittorio Emanuele 1919 Discorsi per la guerra | 65 | Ma, e questo è anche più notevole, l’attività svoltasi in questo campo sorpassa rapidamente il provvedimento legislativo, e pochi anni dopo, simultaneamente ancora, gli Stati tutti avvertono che quelle difese erano insufficienti, e voi trovate in Russia alla legge del 1892 seguire un codice, che aggrava le pene ed allarga le figure di reato, nel 1903; altrettanto accadere nella liberalissima Inghilterra nel 1911, e nella Germania nel giugno 1914, pochi mesi prima che scoppiasse la grande conflagrazione. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 154 | E quando mi condannò come eretico del diritto costituzionale io sentii entro me stesso quasi uno sgomento, ma subito pensai all’ Inghilterra e all’esempio che di là venne, e di quel paese non si è mai sentito dire che sia eretico nel diritto costituzionale. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 238 | Il Senatore Marconi desidera che in Inghilterra meglio si conosca ciò che noi facciamo per reciproca solidarietà e che in Italia meglio delle opere della solidarietà inglese si abbia conoscenza. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 239 | Anche a ciò si può provvedere, ma io penso che una parola sola del senanatore Marconi , detta in Inghilterra , varrà meglio di molte pubblicazioni che possa fare il Governo. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 434 | [ [ Nell’agosto del 1916 il Ministro inglese di Commercio , Runciman , venne a passare alcuni giorni a Pallanza ed in quella occasione ebbe varie conferenze con i Ministri Arlotta (Trasporti) e De Nava ( Industria e Commercio ) per regolare la questione del prezzo dei noli, specialmente per il trasporto del carbone dall’ Inghilterra in Italia . | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 440 | Noi siamo usi ad ammirare l’ Inghilterra come la Nazione primogenita nelle istituzioni della libertà, siamo usi a rammentare, con animo riconoscente, come il Vostro Paese abbia dato ai nostri esuli asilo inviolabile e sincero favore alle idee a alle ardite imprese del nostro Risorgimento. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 441 | Qui, in faccia a noi, è il Palazzo dove il Conte Cavour firmò coll’ Inghilterra il trattato che fu principio di nuovi tempi per l’ Italia e, qui presso, è quell’aula parlamentare dove il Conte di Cavour , il fondatore dell’unità italiana, dichiarò di aver formate alla scuola dell’ Inghilterra le sue ispirazioni e i suoi impulsi di ministro riformatore e la sua fede incrollabile nella libertà. | |
1917, Boselli, pp. 19-85 Boselli, Paolo 1917 Discorsi di Guerra | 633 | Noi, pur lontani dai fieri cimenti bellici, col pensiero desideroso, viviamo queste ore memorande vicino ai meravigliosi guerrieri di Verdun , agl’intrepidi figli dell’ Inghilterra , alle fitte legioni dell’amica Russia , agli arditi manipoli del paese di Camoens , ai sanguinanti serbi dispersi; ai martiri eroici di quel Belgio che attende la sua giusta ed immancabile liberazione. | |
1919, Gentile, pp. 110-139 Gentile, Giovanni 1919 Guerra e fede: frammenti politici | 6 | concetto messo in circolazione da parecchie teorie d’origine germanica, come quella dell’arresto della civiltà moderna nei popoli rimasti cattolici dopo Lutero , e della secolare decadenza anglosassone, dovuta fatalmente al progressivo prevalere delle tendenze democratiche contro la forte aristocrazia della vecchia potente Inghilterra . | |
1919, Gentile, pp. 110-139 Gentile, Giovanni 1919 Guerra e fede: frammenti politici | 96 | E che coscienza questa Camera avrà, agli occhi del popolo, della gravità solenne dell’ora, che incombe sul popolo stesso, e della grande Patria, che non è soltanto dei vivi, ma anche dei morti e di quelli che nasceranno, se questa Camera , alla vigilia forse della più dura prova che l’ Italia abbia mai sostenuto e abbia pur mai pensato di poter sostenere, e mentre i suoi figli versano il loro sangue insieme con i fratelli di Francia , d’ Inghilterra e d’ America , per una causa mondiale, non sente il bisogno di raccogliersi in una concordia sincera e austera di propositi, in un comune sentimento di dignità e di fierezza: | |
1921, Douhet, pp. 1-60 Douhet, Giulio 1921 Diario critico di guerra 1: Anno 1915 | 199 | Occorrono munizioni, si grida da lungo tempo in Francia ed in Inghilterra , ma i nostri dirigenti non se ne sono ancora accorti: raccomandano l’economia. | |
1921, Douhet, pp. 1-60 Douhet, Giulio 1921 Diario critico di guerra 1: Anno 1915 | 677 | La Francia e l’ Inghilterra dichiarano che non sono ancora pronte per assumere un’attitudine offensiva, perchè ancora la loro industria non ha potuto provvedere i mezzi necessari, anzi in Francia si comincia a dire che bisognerà attendere un altro anno per ottenere un tale risultato. | |
1921, Douhet, pp. 1-60 Douhet, Giulio 1921 Diario critico di guerra 1: Anno 1915 | 678 | E certo Francia ed Inghilterra , sia coi mezzi finanziari, sia coi mezzi industriali che posseggono, hanno in questi undici mesi lavorato più di noi che siamo ancora al periodo della baionetta. | |
1921, Douhet, pp. 1-60 Douhet, Giulio 1921 Diario critico di guerra 1: Anno 1915 | 679 | Così, mentre Francia ed Inghilterra si preparano, lavorano, organizzano, noi, che non abbiamo nè preparato, nè lavorato, nè organizzato, corriamo incoscientemente verso scacchi sanguinosi. |
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