Voci della Grande Guerra

Nome proprio Germania

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: Germania  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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germania 300
germania 2

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DocumentoSeq.Testo 
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
92Più minacciosamente ancora il giorno dopo l’Ambasciatore di Germania a Vienna informava confidenzialmente il nostro Ambasciatore che Aehrenthal lo aveva pregato «di telegrafare al proprio Governo che facesse intendere al Governo italiano che se avesse continuato nelle sue operazioni navali nell’ Adriatico e nell’ Jonio , il Governo italiano avrebbe avuto a che fare direttamente con l’ Austria-Ungheria ».
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
95Il 5 novembre il conte Aehrenthal informava il Duca d’Avarna di aver saputo che alcune navi da guerra italiane erano state segnalate nelle vicinanze di Salonicco , ove avrebbero proceduto a proiezioni a luce elettrica, (breve ilarità) e dichiarava «che una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea come sulle isole del Mare Egeo non avrebbe potuto essere ammessa nè dall’ Austria-Ungheria nè dalla Germania perchè contraria al trattato della Triplice Alleanza ».
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
96Nel marzo 1912 Berchtold , succeduto frattanto ad Aehrenthal , dichiarava all’ambasciatore di Germania in Vienna che «per ciò che riguardava una nostra operazione contro le coste ottomane europee e le isole dell’ Egeo , egli manteneva il punto di vista di Aehrenthal , secondo il quale quelle operazioni erano considerate dal Governo Imperiale e Reale contrarie agli impegni da noi assunti coll’art. 7 del Trattato della Triplice Alleanza .
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
139Ma ci si oppone che dell’esecuzione non avremmo dovuto dubitare, perchè ci sarebbe stata la guarentigia della Germania .
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
142Supponiamo che la Germania alla fine della guerra sarebbe stata in condizione di poter mantenere la parola data, ciò che non è sicuro.
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
148Avremmo dovuto ricorrere al comune superiore, alla Germania .
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
151Ora, Signori , io voglio dirvi che della Germania non intendo parlare senza ammirazione e senza rispetto.
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
154Ma con tutto il rispetto dovuto alla dotta, alla potente, alla grande Germania , mirabile esempio di organizzazione e di resistenza, in nome del mio Paese debbo dire:
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
160autonomie nazionali, (vive approvazioni) fra le quali la grande Germania dovrà vivere pari alle altre, ma non padrona.
1916, Meda, in Prezzolini, pp. 358-362
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
6mai avremmo potuto prendere posizione colla Germania che apriva le ostilità lacerando brutalmente un trattato, occupando violentemente il Belgio , e punendolo atrocemente per la resistenza ch’esso aveva opposto a lasciarsi disonorare ed avvilire; mai avremmo potuto favorire la politica austriaca di egemonia balcanica, politica, la quale avrebbe eliminata per sempre, se vittoriosa, ogni possibilità per noi di migliorare le nostre condizioni adriatiche e di ottenere sulle Alpi confini meno malsicuri; mai avremmo potuto volgere le armi contro la Francia nell’ora in cui essa si vedeva obbligata a difendere il proprio territorio, senza aver dato in alcun modo causa al divampare della conflagrazione; mai avremmo potuto trovarci contro l’ Inghilterra senza compromettere le nostre sorti nel Mediterraneo : ragioni ideali e considerazioni realistiche si associavano nel segnarci la via, nell’imporci un contegno che poteva avere le apparenze di una infedeltà politica, ma che aveva la sostanza di un dovere morale.
1917, Momigliano, in Prezzolini, pp. 362-365
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
24 Germania ;
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
24E se ne sono giovati quanto noi e forse più di noi, la Germania per organizzare la sua formidabile potenza attuale e gettare sul mondo le maglie soffocanti della sua rete industriale, l’ Austria per tenere in vita la sua ibrida compagine e per imporre anche, più di una volta, all’ Europa il rispetto della sua, sia pure idiota, politica balcanica.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
25E se ne sono giovati anche contro di noi, per tentare la conquista economica del nostro paese come ha fatto la Germania , per insidiare impunemente l’italianità delle terre irredente come ha fatto l’ Austria , per paralizzare la nostra azione internazionale e militare come hanno fatto l’una e l’altra durante la guerra di Libia .
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
29Non poteva, senza mostruosa assurdità, perpetuarsi, quando al lungo periodo di consolidamento e di preparazione della Germania e dell’ Italia (le due sole nazioni dinamiche che siano ancora in Europa ) succedeva nel mondo il nuovo periodo violentemente rivoluzionario e guerresco che si è iniziato nel 1914 e nessuno sa quando potrà essere conchiuso.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
30Non poteva, appunto perchè l’ Italia e la Germania si trovavano in una fase parallela della loro storia, differente da quella di tutte le altre nazioni europee.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
31L’ Italia e la Germania , l’una e l’altra di formazione nazionale e politica assai recente di fronte a quella secolare delle altre grandi potenze, sono l’una e l’altra nella fase ascendente delle loro energie materiali e morali, e non hanno né l’una nè l’altra una posizione nel mondo adegnata alla loro nuova forza ed al loro irresistibile accrescimento, e debbono l’una e l’altra conquistarsela.
1916, Coppola, in Prezzolini, pp. 365-369
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
41E ormai indiscutibilmente acquisito alla storia che la Germania e l’ Austria , scatenando il conflitto europeo e preparando il perturbamento dell’equilibrio balcanico ed adriatico, hanno violato il patto nella sostanza e nella lettera.
1915, Salvemini, in Prezzolini, pp. 369-370
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
20La sola battaglia di Gravelotte costò alla Germania , nel 1870, 9 mila morti e 18 mila feriti.
1917, Salvemini, in Prezzolini, pp. 371-372
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
2Il tentativo di staccare l’ Austria-Ungheria dalla Germania , a cui lavorarono lungamente l’ Inghilterra e la Francia nel decennio che precedè la guerra, è oramai definitivamente fallito.
1917, Salvemini, in Prezzolini, pp. 371-372
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
3I tedeschi dall’ Austria e i magiari sentono che, senza l’appoggio della Germania , essi non sarebbero in grado di dominare gli czechi in Boemia e in Moravia , i rumeni in Transilvania , gl’italiani, gli sloveni e i serbo- croati nella zona meridionale e adriatica dell’impero.